L’acronimo è AFT, che sta per Aggregazioni Funzionali Territoriali. Di fatto: grandi ambulatori, con sede presso una Casa di Comunità, con la presenza di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali.
In provincia di Modena stanno per esserne aperti 25 (con un ruolo di assistenza medica primaria), su un totale di 215 in tutta l’Emilia-Romagna.
Nell’ambito della riorganizzazione sanitaria regionale, la Casa di Comunità presso cui avrà sede questo grande ambulatorio (AFT) può essere definita come “hub”, la struttura di riferimento per il coordinamento dei servizi e “spoke” se si tratta di una sede territoriale più piccola.
A Modena città saranno tre le Case di Comunità utilizzate come “hub”: la “GP Vecchi”, la “Ghassan Daya” e la Casa di Comunità di via Panni.
In provincia, le strutture di riferimento si troveranno a Carpi, Sassuolo, Castelfranco, Mirandola, Vignola e Pavullo, a cui faranno riferimento gli abitanti dei comuni limitrofi a ciascuna di queste Case di Comunità.
Tra Modena e provincia saranno istituiti anche sette AFT dei pediatri di libera scelta e tre di specialisti ambulatoriali interni, veterinari e altre professionalità.
Oltre agli ambulatori AFT, la ridefinizione dei modelli assistenziali della Regione Emilia-Romagna porta, altresì, alla creazione delle Unità complesse di cure primarie (UCCP), ambulatori definiti “multi-professionali”, con la presenza di medici e altri professionisti del settore, come specialisti ambulatoriali, infermieri e assistenti sociali.