La prima assoluta in serie A è un tracollo per il Carpi, travolto 5-2 dalla Sampdoria al termine di una gara che già alla mezz’ora non aveva più nulla da dire.

Peggio di così non poteva andare la prima storica gara in A del Carpi. Al Ferraris non c’è stata mai gara contro una Sampdoria brava a sfruttare ogni singolo errore di una squadra, quella di Castori, cui l’impatto col palcoscenico più prestigioso ha giocato un brutto scherzo. In campo il Carpi è rimasto solo per 15′, poi Eder, Muriel e Fernando le hanno inferto cinque coltellate letali in mezz’ora, sfruttando le amnesie di Spolli e Bubnjic, la serata no dei debuttanti Letizia e Gagliolo e le indecisioni di Brkic. Ma è tutta la squadra che non è riuscita a scrollarsi di dosso l’emozione, finendo per pagare un prezzo molto caro. Sullo 0-5, quando si pensava che potesse finire anche peggio, la Samp ha tolto il piede dal gas e la rete diLazzari, la prima storica in A del Carpi, ha impedito che la goleada diventasse un tiro al bersaglio. Nella ripresa si è visto un Carpi diverso, che occasioni alla mano, avrebbe meritato anche di avvicinarsi di più nel punteggio. L’ingresso di Di Gaudio, soprattutto, ha messo un po’ di paura alla Samp, ma Viviano ha evitato che i biancorossi potessero rientrare in gara e solo nel finale Matos ha accorciato, mentre il rigore fallito da Lazzari al 93′ vale solo per gli almanacchi. Le cinque scoppole devono far riflettere in vista dell’ultima settimana di mercato: servono tre rinforzi, un difensore, un centrocampista oltre a Inguez, atteso domani, e la punta che sappia tenere palla ed evitare che la squadra sia schiacciata, come nei primi 45′ di ieri. Borriello è in pole, altrimenti c’è Amauri. Intanto domenica c’è l’Inter, non la migliore avversaria per cancellare il tracollo di Marassi.