Meno di quarantott’ore al suono della prima campanella dell’anno

Meno due alla ripartenza dell’anno scolastico, ma le scuole modenesi sono sicure? Questa la domanda da porsi danvanti ad un patrimonio edilizio che, in città, ha padroni diversi ma un destino comune: essere trascurato. A più riprese negli anni scorsi, in particolare dal tragico terremoto del 2012 che mostrò tutta la fragilità di edifici vecchi e maltenuti, si sono rincorsi gli annunci di Comune di Modena e Provincia, i due referenti per la manutenzione delle strutture, a garanzia del completamento dei lavori di messa in sicurezza. Dagli infissi, agli antincendio, dai tetti da sistemare alla manutenzione post sisma, a garantire di aver portato a termine tutte le promesse è il Comune di Modena , che dichiara una spesa in manutenzione di oltre 900 mila euro.
Tra i lavori sull’edilizia scolastica completati la copertura del liceo Sigonio, per 265 mila euro, i serramenti e i lucernari danneggiati dalla grandine, per una spesa complessiva di 130 mila euro alle scuole primarie Anna Frank e alle medie Cavour e Giovanni XXIII,fino all’antincendio per la scuola materna il nido d’infanzia Villaggio Giardino.
Altri 800 mila euro erano stati stanziati ad inizio anno dalla Provincia di Modena che aveva affidato lavori di messa a punto, tra cui cappotti termici e impianti di riscaldamento delle aule, ad un’unica impresa che in sei mesi si sarebbe dovuta occupare di ben 93 edifici di competenza dell’ente.
Se i lavori sono stati completati e in che modo si scoprirà a partire da lunedì. In ogni caso Modena non fa eccezione rispetto all’allarmante dato nazionale sulla sicurezza: l’Anief denuncia che l’80% delle scuole italiane sono ancora a rischio terremoto.