La Famiglia Grampassi questa mattina ha scritto alla stampa in merito alla violenta rapina di cui è stata vittima domenica sera. Nella lettera ha ringraziato le Forze dell’Ordine per il lavoro svolto e ha chiesto alle istituzioni e alla politica di fare di più per la tutela dei cittadini

15 minuti di terrore e agonia che hanno stravolto per sempre le loro vite e che difficilmente dimenticheranno. Questa le parole presenti nella lettera che la Famiglia Grampassi ha scritto alla stampa sulla violenta rapina subita domenica sera intorno alle 21.30 nella loro villa di via Bortolini a Castelvetro. Il Capofamiglia Umberto Grampassi e la badante della moglie, in servizio da loro da oltre 10 anni, sono stati quelli che hanno ricevuto i colpi più duri, riportando entrambi un trauma cranico guaribile in 45 giorni di prognosi.

La lettera integrale della Famiglia Grampassi:

    “L’infausta avventura che ha colpito la nostra famiglia domenica 10 marzo alle ore 22 è stata un
momento terribile che ha stravolto le nostre vite. Si è trattato di un vero e proprio incubo che
difficilmente dimenticheremo.
Nostro padre Umberto è stato colui che ha subito i colpi più duri, sia psicologicamente che
fisicamente. A seguito degli accertamenti medici la prognosi è di 45 giorni.
Anche la nostra adorata collaboratrice che vive, lavora con noi da oltre 10 anni e che ogni giorno
accudisce nostra madre inferma, ha subito violente percosse e a lei va il nostro più caloroso
abbraccio.
Non vogliamo riportare alla memoria quei momenti di terribile violenza. Sono stati 15 minuti di
terrore e agonia, che potevano sfociare in una vera e propria tragedia e quindi ci riteniamo molto
fortunati. Abbiamo seriamente temuto per la nostra vita. Tutto quello che ci auguriamo ora è di
superare lo shock e la paura al più presto, anche se non sarà affatto facile.
Attualmente sono in corso le indagini e quindi confidiamo che la giustizia faccia il suo corso, avendo
piena fiducia nelle forze dell’ordine.
Ci teniamo in questa occasione a ringraziare tutte le persone che in questi giorni attraverso un
messaggio, una parola o una chiamata ci hanno dimostrato affetto, vicinanza e solidarietà. Tra i tanti
abbiamo ricevuto la chiamata di un’amica collega imprenditrice che più di 20 anni fa subì un analogo
episodio e ciò che ci sconvolge è che a distanza di tanti anni nulla sia cambiato e che ancora possano
succedere cose di questo tipo.
Crediamo che le istituzioni e la politica debbano ancora fare molto per la difesa e la tutela di onesti
e diligenti cittadini.
Volendo fare tesoro della nostra terribile esperienza invitiamo tutti prestare sempre molta
attenzione e a tenere la soglia di guardia alta perché purtroppo questi delinquenti vivono in mezzo
a noi, conoscono le nostre abitudini e sanno quando e come colpire.
Rinnoviamo anche un sincero ringraziamento verso le forze dell’ordine per l’impegno che stanno
dimostrando e tutta la comunità per l’affetto e la solidarietà che abbiamo ricevuto.”