Lo chef modenese è stato definito un modello da seguire per le piccole e medie imprese. Un riconoscimento particolare è arrivato anche dal Consorzio del Parmigiano Reggiano che ha donato allo chef una forma di parmigiano di 7 anni

Non solo è lo chef del miglior ristorante al mondo, ora Massimo Bottura è anche stato nominato dottore. Lo chef e imprenditore dell’Osteria la Francescana di Modena ieri ha ricevuto all’Alma Mater la laurea ad honorem in direzione aziendale. A consegnarla il Rettore Francesco Ubertini dell’Università di Bologna su proposta del Dipartimento di Scienze Aziendali: il rettore ha spiegato che il percorso di Bottura è importante in quanto coniuga imprenditorialità, cultura e tecnica ma soprattutto rappresenta la diffusione della cultura italiana nel mondo. Nella laudatio letta da Max Bergami, lo chef modenese è stato definito un esempio da seguire non solo per il settore della ristorazione ma anche per le piccole e medie imprese. Grazie all’ottima creazione e gestione del suo team di lavoro, affiancata da una perfetta padronanza della tecnica, con innovazione e desiderio di valorizzare i prodotti del suo territorio e le sue tradizioni, Massimo Bottura è riuscito dal punto di vista aziendale a creare una perfetta strategia di crescita che lo ha portato in pochi anni  ha raggiungere un successo senza precedenti e una notorietà a livello globale.

Insieme alla prestigiosa laurea ad honorem allo chef modenese è giunto anche il riconoscimento del Consorzio del Parmigiano Reggiano. L’Ente di tutela infatti ha consegnato una forma di Parmigiano di Bianca modenese prodotta nel luglio 2010 con una dedica incisa sul piatto che recita “A Massimo Impossible is Nothing”. Espressione scelta per esprimere l’approccio alla vita e alla professione del grande cuoco modenese