Il racconto dei tre modenesi sopravvissuti all’attentato di Capodanno: in Turchia è caccia al killer, l’Isis ha rivendicato
“Abbiamo visto sparare e ci siamo buttati a terra: nel locale c’era il panico”. E’ il racconto dei tre giovani modenesi scampati alla strage di Capodanno di Istanbul. In Turchia è ancora caccia all’attentatore che ha fatto fuoco con un kalashnikov all’interno della discoteca Reina, dove erano in corso i festeggiamenti per il nuovo anno. Trentanove sono i morti accertati. I tre modenesi, che vogliono mantenere l’anonimato, lavorano da anni a Istanbul e si trovavano nel club in compagnia di amici di Brescia e Palermo. Dopo aver sparato il killer è fuggito facendo perdere le proprie tracce. Ora è ricercato in tutto il Paese. La strage è stata rivendicata questa mattina dall’Isis. Secondo fonti anonime delle autorità turche, citate dai media locali, l’attentatore, potrebbe essere originario dell’Asia centrale: Kirghizistan o Uzbekistan. Secondo altre indiscrezioni, la Turchia ha ricevuto il 30 dicembre informazioni di intelligence dagli Stati Uniti su possibili attacchi a Istanbul o ad Ankara nella notte di Capodanno. Queste informazioni avevano innescato una serie di blitz delle forze speciali, che tra il 28 e il 31 dicembre hanno arrestato 63 presunti affiliati all’Isis.




































