Il Gip accoglie la richiesta dei pm di Modena, dopo che il Riesame li aveva rimessi in libertà

Tornano agli arresti domiciliari Rocco Ambrisi e Adamo Bonini, i due presunti capi della banda degli ‘Intoccabili’ di Sassuolo. Il Gip di Modena Eleonora De Marco ha accolto la nuova richiesta di misure cautelari avanzata dai pm Natalini e Niccolini, dopo che il Tribunale del Riesame di Bologna aveva rimesso in libertà i due. Il gip ha anche nuovamente autorizzato l’obbligo di dimora per uno dei tre carabinieri coinvolti nell’inchiesta, anche lui tornato in regime di libertà su decisione del Riesame. A fronte della nuova ordinanza del Gip, gli avvocati hanno già annunciato ricorso. Si preannuncia, dunque, un nuovo capitolo nel braccio di ferro tra Procura e le difese, nell’ambito di una delle più importanti indagini che hanno riguardato Sassuolo negli ultimi anni. I reati ipotizzati dai reati vanno dall’associazione a delinquere all’estorsione, fino all’usura: secondo i pm, il presunto clan di Ambrisi, Bonini spadroneggiava in città, dettando legge in particolare nel settore della ristorazione. Un sodalizio, il loro, che poteva contare, sempre secondo gli inquirenti, sull’appoggio esterno di tre carabinieri del comando di Sassuolo. L’inchiesta procede anche su un versante politico, che vede indagati, in particolare, Giuseppe Megale, capogruppo Pd dimessosi il mese scorso dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia, e due dipendenti di Sgp: l’ipotesi di reato, qui, è di promesse di favori in cambio di voti, durante l’ultima campagna elettorale per le comunali sassolesi.