E’ in corso a Roma, nella sede del Ministero del Lavoro, il vertice sugli ammortizzatori sociali

Oggi è un giorno di importanza cruciale per il futuro della Cpl Concordia e dei suoi 1.800 dipendenti. Proprio mentre vi parliamo, a Roma, negli uffici del Ministero del Lavoro, è in corso il vertice dal quale potrebbe arrivare il via libera ufficiale alla cassa integrazione per i lavoratori della cooperativa, travolta dall’inchiesta sui lavori di metanizzazione dell’isola di Ischia, esclusa dalla white list e ora alle prese con gravi problemi di liquidità. Il ricorso agli ammortizzatori sociali pare ormai imprescindibile per consentire all’azienda di sopravvivere. Per una eventuale rimozione dell’interdittiva antimafia bisognerà attendere ancora mesi e il lavoro dei commissari straordinari chiamati a gestire gli oltre mille contratti d’appalto pubblici che fanno capo alla Cpl si sta rivelando più complicata del previsto. Martedì sera, nell’incontro tenutosi in Prefettura a Modena alla presenza del presidente dell’Autorità nazionale Anti-corruzione Raffaele Cantone, la sottosegretaria all’Economia Paola De Micheli ha lasciato trapelare che da parte del Governo la disponibilità a concedere gli ammortizzatori sociali c’è. L’ipotesi più probabile è che venga aperta una procedura di cassa integrazione straordinaria per una flotta di circa 500 dipendenti della cooperativa. A finanziare l’intervento concorreranno Governo e Regione. La firma è vicina. Ma, poi, più avanti, arriverà anche il momento di fare i conti con un’azienda che nel frattempo avrà perso molte commesse. E senza ossigeno non si sopravvive a lungo.