Il costo complessivo della mostra è di 550mila euro

Un’azione di recupero di un’area oggi desolatamente vuota con l’obiettivo di rilanciare la città oppure uno spreco di denaro pubblico per fare un favore ai soliti amici? Si fa sempre più aspro il dibattito tra l’amministrazione comunale e le forze di opposizione sul caso dell’ex Manifattura Tabacchi. E, sottovoce, inizia a farsi largo l’idea che l’operazione sia stata mal digerita anche da due storici alleati di Piazza Grande, come la Fondazione Cassa di Risparmio e la Regione Emilia-Romagna. Oggi la vicenda ha monopolizzato il Consiglio comunale per oltre un’ora e mezza. Ricapitoliamo brevemente la questione. L’amministrazione ha deciso di prendere in affitto per sei anni uno spazio da 500 metri quadrati all’interno dell’ex Manifattura, al costo di 50mila euro l’anno: l’idea è quella di allestirvi una serie di mostre, la prima della quali partirà già a settembre e consisterà in un’esposizione di opere d’arte contemporanea ideata dallo chef Massimo Bottura e dal gallerista Emilio Mazzoli. Costo complessivo della mostra 550mila euro.
Secondo il consigliere di Sel Cugusi, nemmeno la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena sarebbe d’accordo con questa operazione. Tanto che avrebbe rifiutato di apporre il proprio logo sul catalogo della mostra. Ma il caso è finito anche sul tavolo dell’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, che, rispondendo ad un’interrogazione del Movimento 5 Stelle, ha spiegato che da Viale Aldo Moro non arriverà un euro per l’esposizione targata Bottura-Mazzoli