Solo danneggiamento di bene pubblico

Niente abuso edilizio, ma solo danneggiamento di bene pubblico: un reato dal peso specifico decisamente inferiore. Nell’inchiesta sul caso dei chioschi del Parco delle Rimembranze, cade l’accusa più grave nei confronti degli ex assessori comunali Daniele Sitta e Stefano Prampolini. La decisione è del giudice per le indagini preliminari Andrea Romito, che ha dunque respinto la tesi sostenuta dall’associazione Italia Nostra. In vista del processo, l’ipotesi di abuso edilizio resta in piedi così solo per due dirigenti del Comune, Giorgio Villanti e Marco Stancari, ritenuti dalla pm Claudia Natalini direttamente responsabili per aver autorizzato i chioschi violando leggi e decreti ministeriali che tutelavano quella zona verde soggetta a vincoli particolari. Imputate anche le dirigenti della Soprintendenza ai Beni architettonici, Paola Grifoni e Graziella Polidori. Intanto, i veri protagonisti di questa vicenda che si trascina da ormai un anno e mezzo – i chioschi – restano sotto sequestro.