Lo dice un rapporto dell’Agenzia delle Entrate

Modena è la capitale regionale dell’evasione fiscale: negli ultimi cinque anni, nella nostra provincia, l’Agenzia delle Entrate ha scoperto tentativi di aggirare le imposte per oltre 21 milioni di euro, il valore più alto di tutta l’Emilia-Romagna, più elevato persino di quello accertato nella città metropolitana di Bologna. E’ quanto emerge facendo un bilancio dei risultati dell’accordo di collaborazione, avviato nel 2009, tra l’Agenzia delle Entrate e l’Anci, l’associazione dei Comuni. Sotto la Ghirlandina, l’evasione fiscale raggiunge picchi da record, per la via Emilia. Nel corso del 2014, in tutta la provincia di Modena, sono stati smascherati casi di evasione per circa 2 milioni di euro, di cui quasi la metà nel Comune capoluogo. In base a quanto emerso da quando il protocollo Agenzia delle Entrate-Anci è attivo, il settore più fertile rispetto a questi tipi di fenomeni è quello immobiliare, con particolare riferimento a frodi sulle rendite catastali oppure affitti non dichiarati. Ma il vero “forziere” dell’alleanza Fisco-Comuni è l’urbanistica, con una diffusa casistica di speculazioni edilizie. Molto frequenti anche le segnalazioni sui “finti poveri”, vale a dire i contribuenti che manifestano un tenore di vita in palese contrasto con i redditi dichiarati, e sui lavoratori autonomi che effettuano prestazioni in nero. E se primeggia per evasione, Modena si piazza al vertice della classifica anche alla voce “tributi riscossi”: tra 2009 e 2014, nella nostra provincia, l’Agenzia delle Entrate ha incassato 8 milioni e mezzo di euro.