doveva arrivare a fine maggio da Bruxelles, ma tutto ancora tace e la raccolta delle ciliegie ormai è già iniziata

E’ tempo di ciliegie a Vignola, ma all’appello manca ancora il nuovo disciplinare Igp atteso da Bruxelles, rischiando di far perdere un’occasione commerciale unica, nel momento clou dell’Expo. Era atteso infatti per la fine di maggio il regolamento Ue che avrebbe permesso di attribuire il marchio di qualità a pressoché tutte le varietà coltivate sul territorio, rappresentando una svolta per i coltivatori che da due anni lamentano criteri di classificazione troppo restrittivi: solo il 20% del raccolto infatti è finora rientrato nei canoni. Si sa che finalmente il via libera di sostanza c’è, perché il 30 aprile sono scaduti i termini per presentare osservazioni all’estensione, e nessuno le ha avanzate. Ma manca ancora la pubblicazione, per la quale di solito l’Europa si prende dai 30 ai 40 giorni e ormai si rischia davvero di arrivare fuori tempo massimo. Le prime cassette di ciliegie infatti sono già pronte, ma non si possono marchiare, e la loro collocazione sul grande mercato è imminente nella primavera dell’Expo che assicura una vetrina senza precedenti. Sembra inevitabile ormai che una quota di prodotto rimanga comunque fuori, ma il Consorzio spera fino all’ultimo, con la consapevolezza che ogni giorno è prezioso per una raccolta che dura un mese. Intanto, Vignola si prepara al primo dei due weekend dedicati alla grande kermesse che omaggia al prodotto simbolo del territorio tra spettacoli, incontri e ovviamente i primi frutti prelibati.