Sul tavolo il futuro della Cpl Concordia

Gli appalti della Cpl Concordia saranno commissariati. La cooperativa e i suoi 1.800 lavoratori, almeno per il momento, sono salvi. Nell’attesissimo vertice tenuto questa mattina a Roma, il prefetto di Modena Michele Di Bari e il presidente dell’Autorità nazionale anti-corruzione Raffaele Cantone hanno concordato di procedere con la soluzione più caldeggiata alla vigilia da istituzioni e sindacati modenesi, preoccupati per il futuro dell’azienda, dopo che questa è finita al centro di un’inchiesta per corruzione e conseguentemente è stata esclusa dalla white list. Si ricorrerà, dunque, allo strumento previsto dal decreto 80 del 2014: i contratti pubblici detenuti dalla Cpl saranno cioè affidati ad un gruppo di commissari scelti di concerto tra Di Bari e Cantone. Una garanzia di trasparenza che consentirà il reinserimento dell’azienda nella white list. A differenza di quanto si prevedeva alla vigilia, peraltro, il commissariamento sarà generalizzato e non riguarderà quindi gli appalti presi singolarmente, come prevederebbe invece il decreto 80. Una soluzione, questa, mai adottata finora da Cantone, che ha optato per un’interpretazione estensiva della norma in ragione della notevole mole di appalti pubblici presente nel portafogli della cooperativa. Perché il provvedimento diventi operativo ci vorrà una settimana-10 giorni.
Sarà resa nota domani pomeriggio, invece, la decisione del Gip di Modena Andrea Romito in merito alla richiesta di arresti domiciliari presentata dall’ex presidente della Cpl, Roberto Casari, il quale, dopo oltre 40 giorni trascorsi nel carcere napoletano di Poggioreale, da lunedì scorso è detenuto al Sant’Anna. Parere contrario alla richiesta è stato formulato dalla Procura, dopo che nell’interrogatorio di garanzia di martedì Casari ha fatto scena muta. Molto più loquace con gli inquirenti è stato invece l’ex manager Cpl Francesco Simone, a cui il Gip ha già concesso l’obbligo di dimora presso la sua abitazione romana. Restano infine agli arresti domiciliari gli ex dirigenti Maurizio Rinaldi e Nicola Verrini.