Lo ha deciso il prefetto, in seguito all’inchiesta per presunta corruzione che coinvolge la cooperativa

Una nuova tegola si abbatte su soci e lavoratori della Cpl Concordia: la cooperativa è stata esclusa dalla white list, l’elenco delle imprese considerate immacolate rispetto ad infiltrazioni mafiose. E dunque, fino a nuovo ordine, non potrà partecipare a gare d’appalto pubbliche. Ora una chance di salvezza è rappresentata dall’assemblea dei soci in programma mercoledì che rinnoverà in toto i vertici, proprio per dare un segnale di azzeramento rispetto al passato. La decisione di estromettere la Cpl dalla white list risale a venerdì pomeriggio, quando il prefetto di Modena, Michele Di Bari, ha firmato il provvedimento di mancato rinnovo dell’iscrizione all’elenco. A darne notizia, ieri, tramite una nota stampa, è stata la stessa azienda, da un mese al centro dell’attenzione mediatica per l’inchiesta sul presunto sistema corruttivo messo in piedi per aggiudicarsi i lavori di metanizzazione dell’isola di Ischia. Della possibile esclusione dalla white list si parlava da tempo e ora c’è grande timore per il futuro di una cooperativa che ha alle spalle 116 anni di storia e un presente con 1.800 lavoratori, di cui poco meno della metà soci. I cantieri in essere sono salvi, ma al committente è data la facoltà di recedere. Ieri, dopo che la Cpl aveva informato gli amministratori locali delle ultime novità, si è tenuto un vertice davanti al prefetto al quale hanno partecipato l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, il presidente della Provincia Giancarlo Muzzarelli, i sindaci di Concordia e San Possidonio, Luca Prandini e Rudi Accorsi, e il responsabile dell’Unione Area Nord, Alberto Silvestri. A Di Bari le istituzioni hanno sottolineato l’importanza di garantire la continuità dei lavori affidati alla Cpl e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Gli amministratori confidano molto nell’assemblea di mercoledì, quando i soci della cooperative eleggeranno un nuovo presidente e un nuovo consiglio d’amministrazione. Un rinnovamento che potrebbe essere il viatico per la riammissione alla white list. Ma c’è anche l’ipotesi del commissario prefettizio.