La giunta regionale ha varato nuove regole per l’accesso, che puntano ad introdurre maggior turnover tra gli inquilini

La casa popolare sarà a tempo e non più a vita. Si possono riassumere così le novità introdotte oggi con una delibera della giunta regionale dell’Emilia-Romagna che ora dovrà passare al vaglio dell’Assemblea legislativa. L’obiettivo dell’amministrazione di viale Aldo Moro è quello di avere un maggior turnover nell’accesso agli alloggi pubblici Erp, nel nome del principio di equità, per evitare che chi si insedia in una casa popolare vi rimanga anche quando non è più in condizioni di difficoltà economica. E’ stata quindi abbassata la distanza tra il limite di reddito per l’accesso e quello per la permanenza: attualmente, per poter rimanere in un alloggio pubblico in cui già si abita, bisogna disporre di un reddito non superiore al doppio di quello con cui si è entrati. D’ora in poi, invece il reddito di permanenza potrà superare al massimo del 60% il reddito di accesso. Ma è prevista anche una semplificazione delle norme: l’unico indicatore di riferimento sarà l’Isee, che tiene conto di reddito, patrimonio e delle caratteristiche del nucleo, per numerosità e tipologia. Rimane invariato al momento, invece, il valore per accedere all’alloggio Erp: il reddito annuo non deve superare i 17.154 euro.