Nel video Claudia Corradini Educatrice “Il Ponte”, Alessandra Camporota Assessore alla Sicurezza e Mons. Erio Castellucci Arcivescovo di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi
Hanno tra gli 11 e i 16 anni, come Martina Carbonaro, la giovane uccisa a colpi di pietra, alle spalle, da colui che diceva di amarla. Sono i ragazzi e le ragazze del centro ludico-ricreativo “Il Ponte”, nel quartiere Tempio. E proprio loro, suoi coetanei, hanno realizzato nelle scorse settimane una panchina rossa, ora collocata alla fermata dell’autobus di Piazza Natale Bruni, contro la violenza sulle donne.
Con la vernice rossa hanno voluto dire basta, in un quartiere fragile. In una città che fa i conti con numeri drammatici: 92 violenze sessuali, 341 maltrattamenti solo nel 2024. E nomi che Modena non dimentica: Gabriela e Renata Trandafir, Anna Sviridenko, Alice Neri, Daniela Coman. E tante altre. È anche per loro che hanno preso in mano i pennelli, con il coraggio di chi, pur così giovane, sceglie di non restare in silenzio.