C’è chi dice che la Maturità sia una tappa fondamentale della crescita, da superare con serietà e consapevolezza. E poi ci sono loro: gli strafalcioni epici che, ogni anno, trasformano gli Esami di Stato in un cabaret scolastico. A raccoglierli è il sito Skuola.net. Partiamo dagli exploit di questo 2025: Hitler vincitore del Nobel per la Pace, Marie Curie di due premi OSCAR, Aldo Moro rapito da Cosa Nostra e “Il Bacio di Hayez” custodito in una paninoteca di Brera. Poi, un classico della confusione mentale: l’autoerotismo scambiato per autolesionismo. Ma l’errore più ricorrente riguarda Gabriele D’Annunzio che dopo essere stato definito “estetista”, ha raggiunto l’apice del surrealismo con l’appellativo di “poeta water”, forse per la fluidità dei versi. Emblematico il caso di chi, parlando dell’Odissea, ha affermato che “Elena avrebbe dovuto scegliere tra i porci”. Peccato che si trattasse dei Proci. Primo Levi? Attribuito due volte a Italo Calvino. E Dante? Superato in anticipo da Manzoni, a cui viene attribuito il celebre “Lasciate ogni speranza o voi che entrate…”. Solo l’anno scorso, perla tra le perle: uno studente parla dello “Stretto di Gargamella”, confondendo i Dardanelli con l’antagonista dei Puffi. Picasso è diventato “Paolo” e la sua “Guernica” si è tinta di rosso. E i “Balilla”? Secondo un’altra maturanda, erano i “Barilla”. Alla fine, la Maturità somiglia a un quadro astratto: c’è chi ci vede un capolavoro… e chi solo una grande confusione!