Nel video l’intervista a Mattia Altini, Direttore Generale Ausl Modena
Formare i medici di medicina generale e dotarli di nuovi strumenti per poter effettuare un maggior numero di diagnosi direttamente in ambulatorio. E’ la nuova linea di azione dell’Ausl, illustrata oggi alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria insieme ad altre novità all’interno del “Piano Montagna”. L’azienda continua a definire l’appropriatezza delle cure la vera chiave di volta per centrare l’obiettivo “attese zero” per le visite specialistiche. A partire da gennaio ai medici di medicina generale verranno distribuite tecnologie in grado di fornire subito una diagnosi per numerose casistiche che ad oggi vengono analizzate dagli specialisti. L’Ausl ha calcolato che queste attività a bassa complessità siano circa il 60-70% di quelle che affollano le liste d’attesa. Svolgerle direttamente in ambulatorio consentirebbe quindi di alleggerirle, attraverso strumenti del valore complessivo di circa 250mila euro. Oltre a questo, nel corso della CTSS si è parlato anche di salute in montagna, con il potenziamento dei servizi







































