La cucina italiana entra nei patrimoni culturali immateriali dell’umanità. È la prima al mondo a ricevere questo riconoscimento nella sua interezza. A deliberarlo, all’unanimità, è stato il Comitato intergovernativo dell’Unesco, riunito a New Delhi, in India. Un grande risultato per l’Italia, che mette in rilievo il valore culturale della nostra tradizione gastronomica. L’Emilia-Romagna, in particolare, si conferma protagonista di questo riconoscimento grazie alle sue 44 DOP e IGP, che testimoniano l’arte culinaria e la ricchezza dei nostri territori, facendo della regione la prima a livello europeo proprio per prodotti agroalimentari protetti. Eccellenze come Parmigiano Reggiano, prosciutto crudo di Parma, aceto balsamico tradizionale di Modena, zampone e cotechino, sono solo alcuni degli alimenti riconosciuti in tutto il mondo per qualità e importanza culinaria. Con l’iscrizione della propria intera cucina nell’elenco dei beni Unesco, l’Italia conquista il record mondiale di riconoscimenti nel settore agroalimentare, in proporzione ai complessivi ottenuti. Si tratta anche di uno strumento che consente di valorizzare ancora di più i prodotti italiani e proteggerli da concorrenza sleale e imitazioni.







































