Nel video, le interviste a:
- Mattia Altini, Direttore Generale Azienda Usl di Modena
- Lucia Cavazzuti, Direttore Cure Primarie Modena
Un portone storico si riapre, ma con lo sguardo rivolto al futuro. È accaduto oggi a Modena, dove il complesso ex Estense, nel cuore di viale Vittorio Veneto, è tornato a vivere come Casa della Comunità. Un luogo che cambia veste, ma non vocazione: dopo secoli di assistenza ospedaliera, diventa ora un presidio moderno per la sanità territoriale. Intitolata al medico di famiglia “Ghassan Daya”, è la seconda Casa della Comunità in città, la diciottesima in provincia aperta dall’Azienda Usl. La nuova Casa della Comunità “Ghassan Daya”, realizzata con un investimento da 1,5 milioni di euro, si sviluppa su due piani per 950 metri quadrati ed è pensata per offrire servizi sanitari e sociosanitari vicini alle esigenze quotidiane dei cittadini. Al piano terra si trovano accoglienza, punto prelievi, sportelli per prenotazioni e scelta del medico, ambulatorio dell’infermiera di comunità, fisioterapia e un ufficio per l’integrazione dei servizi sanitari e sociali. Al primo piano, tre ambulatori di medicina generale, il Centro TAO per la terapia anticoagulante e due ambulatori specialistici a rotazione.