La scossa più forte alle 21.18 di magnitudo 5.9 è stata avvertita anche nel modenese. Torna la paura nel centro Italia, le numerose scosse hanno provocato ingenti danni ma fortunatamente nessuna vittima

E’ tornato l’incubo terremoto nel centro Italia. E’ stata una notte di paura tra le Marche e l’Umbria a causa delle oltre 60 scosse che nella notte hanno provocato edifici crollati, feriti e sfollati, ma fortunatamente nessuna vittima. Un 73enne però è morto a Tolentino a causa di un infarto provocato dal grande spavento. Le scosse di magnitudo più alto sono state tre, la prima di 5.4 intorno alle 19, la seconda, la più forte, alle 21 18 di magnitudo 5,9 e la terza di 4,6 è stata avvertita poco prima di mezzanotte. La seconda è stata sentita chiaramente anche nel modenese, sono tanti infatti gli utenti sui social, soprattutto nella zona di Nonantola, ad aver pubblicato su Facebook messaggi legati al terremoto, scrivendo di lampadari che si muovevano e tornando con la mente alla paura provata nel maggio del 2012. Intanto in queste ore diversi paesi tra le Marche e l’Umbria sono in stato di piena emergenza. La protezione civile ha parlato di 2mila e 3mila sfollati e si sta cercando di capire quali siano le soluzioni per fornire ospitalità, evitando se possibile di far ricorso alle tendopoli, situazione poco indicata visto l’arrivo dell’inverno con le sue rigide temperature. Centinaia di persone hanno trascorso la notte in auto, nei palazzetti dello sport e nelle strutture approntate dai Comuni e dalla Protezione civile. Le scuole questa mattina sono rimaste chiuse in tutte le aree colpite. Tra i paesi più danneggiati c’è Ussita, epicentro della seconda scossa da 5.9, dove il Sindaco Marco Rinaldi ha descritto la situazione come ‘apocalittica’ definendo, nella disperazione, il suo paese come ‘finito’. Situazione gravissima anche a Castelsantangelo sul Nera, dove sono stati diversi i crolli e il centro storico è stato immerso in una nuvola di polvere. Anche l’unico albergo è finito ko e ci sono danni anche nelle frazioni. “Aspettiamo che dio si calmi”, ha commentato il sindaco Mauro Falcucci.