Parliamo di modenesi in A e sulle figurine, anche oggi, e cominciamo da un portiere che, però, non ha mai giocato in gialloblù: si tratta di Gianmatteo Mareggini, numero uno di discreto valore che ha difeso le porte di Fiorentina e Palermo (solo per citare le più importanti), nato a Modena nel 1967 e attualmente allenatore dei portieri della Nazionale under 18. Portiere era anche Alessio Bandieri di Pavullo, classe 1974: dopo essere partito dal Modena ed avere giocato anche nel Crevalcore finì a Venezia,raggiungendo il topo in carriera nella stagione 1999-2000, quando difese la porta del Napoli. Peccato che nella stagione successiva la squadra partenopea lo abbia ceduto al Savoia… Andrebbe poi ricordato, anche Armando Pantanelli, che però è nato a Torino. Perché allora lo inseriamo fra i nostri modenesi? Perché Pantanelli, classe 1971, da ragazzino ha vissuto a lungo a Modena ed è stato portiere della Città dei Ragazzi, la scuola calcio dalla quale ha spiccato un volo che lo ha portato sino alla Serie A, categoria nella quale ha giocato con le maglie di Cagliari e Catania. Nel suo passato, peraltro, figura anche una positiva esperienza fra i pali del Carpi, in Serie C1, a metà degli anni ‘90, con Gianni De Biasi sulla panchina biancorossa. Gian Domenico Costi, sassolese classe 1969, gioca per il Modena dal 1985 al 1990 e vince un campionato ottenendo la promozione dalla Serie C1 alla Serie B. Nel 1990 passa al Milan dove vince (nel senso che è nella rosa del club di via Turati) una Supercoppa europea e una Coppa Intercontinentale, anche se in campionato giocherà solo 2 partite. Oggi è nello staff tecnico del Carpi. Passando ai difensori ecco Claudio Testoni, classe 1957, da Marano sul Panaro: la sua carriera è legata soprattutto alla maglia rossoblù del Genoa, dove milita dal 1980 al 1987 ottenendo quasi 200 presenze. Altro difensore, ma dalla parte opposta di Genova cioè alla Sampdoria, è il modenese purosangue Stefano Sacchetti, classe 1972. La società blucerchiata lo acquista dal Modena per ben 2 miliardi di vecchie lire, Stefano rimane per 5 stagioni dove è la prima alternativa a Lanna, Mannini e Vierchowod. In seguito viene ceduto al Piacenza e, dopo un breve ritorno alla Samp, chiude una carriera di livello in Serie B al Mantova. Altro modenese doc è Ivo Pulga, classe 1964, centrocampista. La sua carriera partì da Carpi, passò poi al Modena ma fu nella stagione 1984-85 che fece il salto di qualità, andando a calcare il terreno del Sant’Elia di Cagliari. Pur essendo dotato di grandissima tecnica e doti fisiche,viene amato dai tifosi soprattutto per il cuore e la grinta che mette in campo. Per vincere però il buon Ivo deve andare tornare in Emilia, al Parma dove nelle stagioni 1991-92 e 1992-93 trionfò in Coppa delle Coppe e Coppa Italia.