Offerta solo per il discorso estivo: si decide domani

ZOCCA – Fumata… grigia per la piscina di Zocca, con la conclusione dei due bandi paralleli che lascia al contempo delusione e speranza. Nera delusione per quanto riguarda il progetto di alienazione, che vede ancora una volta il deserto: nessuna offerta presentata. Bianca speranza per la gestione, perché su questo fronte un’offerta c’è: dev’essere ancora esaminata ma almeno si è fatto avanti qualcuno (anche se a quanto pare in extremis) per evitare una traumatica chiusura estiva. La scadenza, come si ricorderà, era fissata al 19 aprile, volutamente lo stesso giorno perché chiaramente se la vendita andava in porto non si sarebbe proceduto all’assegnazione gestionale, perché il bene a quel punto non sarebbe stato più di proprietà del Comune e doveva essere il nuovo proprietario a decidere cosa fare. Ma il caso non si è presentato: «Purtroppo anche stavolta non abbiamo avuto nessuna offerta per l’acquisto – spiega il sindaco Pietro Balugani – nonostante lo sconto del 10% (da una base d’asta di 565mila euro, per il primo round che si è concluso il 9 marzo, a 508.500 euro, ndr) e ne prendiamo atto. Almeno c’è qualcuno che si è fatto avanti per la gestione. Non conosco i dettagli dell’offerta, che verrà esaminata venerdì (domani, ndr) in giunta. Speriamo ovviamente che ci siano tutte le carte in regola». Già, perché saltata la vendita adesso si punta tutto sulla gestione, con un affidamento sprint che se tutto va bene dovrebbe iniziare il 1° maggio per concludersi il 30 settembre. Non un discorso di lungo periodo ma solo una parentesi insomma, perché in autunno il Comune è intenzionato a tornare alla carica con un terzo bando di vendita: «Non si cambia un’idea se è supportata da ragionamenti validi – sottolinea Balugani – e il piano di alienazione è valido, viste le circostanze. Per questo, non appena sarà possibile andremo avanti con un altro bando, chiaramente con un’altra riduzione sulla base d’asta». Intanto, occhi puntati sulla riunione di venerdì. Sono in tanti a sperare che la domanda presentata risponda a tutti i requisiti, anche perché poi si tratta di un affidamento temporalmente minimo: solo quattro mesi. Il primo a incrociare le dita è il sindaco: «E’ impensabile che Zocca possa rimanere un’estate senza piscina: è fondamentale per il discorso turistico, certo, ma anche sotto molti altri aspetti. Piuttosto – scherza – mi metto il costume e faccio il bagnino io». nDaniele Montanari