Parla Silvia Menabue, provveditore di Modena

«Credo che il trend di crescita delle iscrizioni agli istituti tecnici sia determinato anche da un contesto socio economico più attento al progetto di vita dei ragazzi». Parole di Silvia Menabue, responsabile dell’ufficio scolastico provinciale, convintissima che la «filiera formativa e produttiva si devono incontrare». In altri termini l’istruzione tecnica è più vicina al mondo del lavoro: «In questi ultimi anni da parte del Ministero c’è un forte investimento sulla istruzione tecnico professionale, c’è un’alleanza con Confindustria – sottolinea la Menabue – per un forte potenziamento dell’istruzione tecnica professionale. Si sta investendo molto in questo ambito perchè considerato volano di crescita per l’economia italiana. Più investimenti sull’istruzione tecnica, più il Pil cresce. Un dato rilevato a livello europeo». Questa la direzione da prendere per i vertici provinciali, regionali e nazionali della scuola. Ma qual’è il vantaggio di un percorso formativo di tipo tecnico per la comunità? «Permette alle aziende di assumere personale ben formato, qualificato e specializzato. Una vera e propria alleanza produttiva per il territorio» . In particolare Menabue fa riferimento alle ‘aperture’ degli Istituti tecnici e professionali: «merito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, degli stage che potenziano il lato professionale del processo di formazione». Al necessario e imprescindibile sapere teorico si somma l’esperienza sul campo: nelle officine e nei laboratori. E soprattutto l’incontro e l’esperienza con gli imprenditori e i tecnici. Un’immersione nel mondo del lavoro che spesso i colleghi umanisti devono aspettare per tanti anni. Ma nel modenese quali sono le scelte specifiche dei ragazzi? «C’è un calo di iscrizioni nei licei scientifici, tiene il classico e si registra un aumento nel linguistico» e soprattutto c’è una tendenza crescente verso «il settore della gastronomia e dell’ospitalità turistica. I giovani vogliono formarsi in questo campo e si sta investendo, per esempio, con il polo professionale dove si ha la collaborazione tra lo Spallanzani e lo Ial di Serramazzoni». Si punta sul mondo delle vacanze per aumentare la professionalità dei futuri chef, maitre, ristoratori ed albergatori. Questa una delle direzioni che intraprendono i giovani modenesi sempre più attenti al loro futuro professionale e lavorativo. (gbn)