Le previsioni del tempo, ora, in epoca moderna, sono molto chiare. Oggi è facile prendere un pc e consultando internet i vari provider meteo sanno dirti per filo e per segno quando ci sarà il sole, la neve, la pioggia e il vento. Una volta l’unico modo per sapere e prevedere il tempo era quello di vedere il faccione di Edmondo Bernacca sugli schermi Rai. Il Sassuolo, usando il gergale meteorologico, è un mare neroverde forza nove. Nove come i centri siglati da Emanuele Terranova, Domenico Berardi e Leonardo Pavoletti. Ventisette gol in tre, e per ora l’unico giocatore arrivato in doppia cifra è il papa nero Richmond Boakye. A quota dieci ci sarebbe pure Terranova, virtualmente: il suo calcio di rigore a Terni era entrato, arbitro e assistenti di linea non se ne sono accorti, poi ci ha pensato il capitano Magnanelli a buttare la palla in porta. Uno specchio d’acqua neroverde a forza 9, e avere così tanti giocatori con un cospicuo numero di gol segnati è l’immagine fedele di una formazione imprevedibile dove non ci sono fuoriclasse, ma una ‘generazione di fenomeni’ come canterebbero gli Stadio in una loro famosissima canzone. Numeri cospicui per tre giocatori diversi fra loro. Domenico Berardi è un esordiente in Serie B, solo il coraggio di don Eusebio Di Francesco poteva metterlo in campo alla prima giornata, e toglierlo solo per farlo rifiatare o preservarlo da infortunio. Il ragazzo di Calabria ha stupito tutti, e al primo campionato di serie B può già arrivare in doppia cifra, emulo del Boakye sassolese prima maniera. Nove centri che hanno fatto lievitare la sua quotazione di mercato, attualmente vale almeno 600/700mila euro a gol, un tesoretto in piena crescita capace di far sorridere e gonfiare il petto ai dirigenti di Piazza Risorgimento. Un cannoniere aggiunto è Emanuele Terranova, rigorista scelto da Di Francesco per i tiri dagli undici metri, e finora ha ciccato solamente a Terni (ma, l’abbiamo già ricordato, era gol) e a Vercelli dove si è però mostrato freddissimo nel secondo penalty concesso. Nove reti che fanno di E.T. il difensore con più gol nella storia del Sassuolo. Giocatore straordinario, il suo cartellino vale oro e implementerà il suo valore alla decima marcatura. Pezzo pregiatissimo e felice intuizione del direttore generale Nereo Bonato. Che Leonardo Pavoletti segnasse nove gol può non essere una sorpresa, dopo aver fatto faville a Lanciano in serie C ha cominciato il campionato alla grande, memorabile la tripletta con cui ha steso l’Empoli al Castellani. E’ finito, come tutti, nelle rotazioni del ‘Difra’, una squalifica, ingiusta, l’ha tolto dalla squadra nel momento in cui c’era maggior bisogno di lui. Il suo apporto sarà importantissimo in queste ultime curve della stagione, qualche altro olè lo collezionerà certamente e pure il suo cartellino cambierà valore. Bernacca direbbe: «Mare neroverde forza nove per lungo periodo». nGilberto Anceschi