Nel volley scudetto alla Fini. E Panini promosssa in A Nascono Bernardi e Piacentini. Villa vince il tricolore

Lo scudetto della pallavolo femminile fa ritorno a Modena, grazie alle gialloverdi del G.S. Fini allenate da Loredana Lugli. Le nostre portacolori chiudono il torneo imbattute davanti alle rivali della Max Mara Reggio Emilia , vendicando la sconfitta della stagione precedente. Il G.S. Panini a due anni dalla sua fondazione, ottiene la sua seconda promozione consecutiva ed approda in serie A. Siamo nel 1968 e Modena ritorna ad essere la capitale del volley. Rimaniamo in tema di volley, per ricordare che l’11agosto 1968 nasce a Trento Lorenzo Bernardi, miglior giocatore di pallavolo del xx ° secolo assieme allo statunitense Karch Kiraly, è considerato il pallavolista più forte di tutti i tempi. Inizia la sua carriera come palleggiatore negli anni ‘80, giocando per il Cus Trento; debutta poi in serie A con il Padova nell’8485, venendo poi ingaggiato dalla Panini di Velasco, che lo trasforma in straordinario schiacciatore. Con la squadra modenese vince quattro scudetti ed una lunga serie di coppe. Dopo la crisi finanziaria della pallavolo modenese, Bernardi è ingaggiato dall’ambiziosa Sisley Treviso, con cui gioca tredici stagioni, inanellando una nuova serie di successi. Bernardi diviene uno dei principali artefici, dei successi dell’Italia allenata da Velasco negli anni ‘90. Vanta un totale di 306 presenze in maglia azzurra. Nel’94 viene eletto miglior giocatore del Mondiale e la stessa cosa accade l’anno successivo agli Europei. Detiene il record di atleta più scudettato del campionato. Successivamente veste la maglia di varie squadre, tra cui quella dell’ Itas Trentino; giocò anche, per un breve periodo, in Grecia e Quatar Sprinter e specialista delle volate è Marino Basso, che vince quell’edizione della Milano – Vignola. Al terzo posto, l’astro nascente del ciclismo mondiale : il danese Ole Ritter. Città del Messico è la sede dei XIX° Giochi Olimpici, dove una delle rare medaglie azzurre arriva da Romano Garagnani da Castelfranco Emilia, nella specialità dello Skeet, con un secondo posto che vale l’argento. Renzo Finelli del G.S. Panini, finisce sesto nei 1500 metri ed in quella stagione batte il record italiano dei 3000 metri, correndo all’Acquacetosa in sette, cinquantanove e otto. La vittoria di Walter Villa nel campionato italiano classe 125, è ormai consuetudine che si ripete anche in quella stagione. Sicuramente fa più notizia che la Ferrari rimanga con un pugno di mosche, (vince G. Hill) sia in Formula 1 che nello Sport Prototipi. Dalle officine di Maranello, le nuove stradali: 365GTS, GTC e GTB4. Nessuna novità in casa Maserati e De Tomaso, mentre la Lamborghini presenta la Islero. Il 9 aprile 1968, nasce a Modena Giovanni Piacentini. Iniziò la carriera calcistica nelle file della Young Boys, portandola alla vittoria nel campionato provinciale, e successivamente passò al Modena giocando in ogni categoria del settore giovanile. Esordisce in serie C nella squadra allenata da Gigi Mascalaito, che lo utilizza come mediano di spinta, in un centrocampo formato da: Bergamo, Longhi, Re ed appunto Giovanni Piacentini. Con i canarini vince il campionato di serie C e l’anno seguente debutta in B. Nella stagione successiva, segue il D.S. Pastorello a Padova, assieme al compagno di reparto Damiano Longhi. Centrocampista dalle spiccate doti di generosità e corsa, non sfugge alle attenzioni degli squadroni ed alla fine degli anni ‘80 viene acquistato dalla Roma che lo fa esordire in serie A. In maglia giallorossa, diviene presto pedina insostituibile disputando sei stagioni. L’unico gol in giallorosso lo realizza in un derby Roma-Lazio. Passato alla Fiorentina, vince una Coppa Italia e una Suprcoppa italiana. Dopo due stagioni passa all’Atalanta e chiude infine la carriera nel Bologna, dove segna il suo secondo gol in Serie A. Per il Modena stagione da record, infatti in quel campionato di B, gli allenatori che si susseguono sulla panchina gialloblù sono ben quattro. Si comincia con l’ungherese Szekely, che lascia il posto a Malagoli, che verrà sostituito da Remondini, che essendo ancora sotto contratto con il Livorno, funge da direttore tecnico, mentre Armando Cavazzuti va in panchina. I gioiellini Adani e Dolci vengono venduti rispettivamente al Bologna ed al Varese, mentre sul fronte degli acquisti, i migliori risulteranno : Dino Landini dal Carpi, Angelo Lodi dal Latina e Gianni Merighi , detto Merighi II° dal Moglia. Il torneo è un autentico calvario, dove tra cambi d’allenatore e scivoloni a ripetizione, ci si salva solo nelle ultime partite, a scapito di Spal, Padova e Lecco. I cugini di campagna, Sassuolo e Carpi, chiudono a metà classifica il loro campionato, nel girone B della serie D. (continua) nMassimo Bartolamasi