Anche Andrea Galli (Fi) contesta lo strumento

Codacons con Fabio Galli (secondo nella foto) e Forza Italia con Andrea Galli (primo nella foto) sono andati all’attacco del Comune sull’installazione del noto autovelox di Strada Contrada – quasi 15mila multe in 19 giorni – sostenendo che va contro il Codice della Strada. Questa la tesi: «Si tratta di una strada extraurbana secondaria e secondo il Codice della Strada (art. 142 comma 1) la velocità massima è fissata a 90 Km/h ma è stata declassata ponendo il limite a 50 km/h, ma così non si può posizionare l’autovelox». Ieri la risposta del Comune con una nota stampa in cui si sostiene: «l’autovelox di via Contrada a Modena è assolutamente regolare». Il Codacons però controbatte: «si tratta di un’interpretazione noi siamo convinti delle nostre ragioni». Vediamo le due tesi. Iniziamo dalla voce dell’amministrazione attraverso il Comando della Polizia municipale: «L’autovelox, attivo solo per 19 giorni in aprile prima di essere danneggiato con un atto vandalico, è stato autorizzato dalla Prefettura nel 2010 con il parere favorevole della Polizia stradale di Modena». Tutti i bolli a posto. «Il limite di velocità di 50 chilometri orari è stato istituito nel 1982, su richiesta dei cittadini, per le caratteristiche della strada che presenta elevati elementi di pericolosità – si legge nella nota -. E’ vero che l’articolo 142 del Codice indica per le strade extraurbane secondarie, come è via Contrada, la velocità di 90 chilometri, ma quella è la velocità massima consentita. Lo stesso articolo, al comma 2, prevede infatti che l’ente proprietario possa fissare limiti inferiori in base alle caratteristiche della strada». Giusto dice Fabio Galli, ma precisa con un esempio: «In autostrada il limite di velocità è di 130 km/h però in alcuni tratti può esere ridotta a 90, 70 anche a 30 se necessario. Basta un lavoro in corso, una curva in prossimità di una galleria e allora si riduce il limite per qualche centinaia di metri – spiega Galli -. il limite dei 50 vale, invece, per tutta via Contrada anche dove non ci sono case ma solo terreni. Se ritengono, per un eccesso di prudenza, che si deve andare a 30 va bene, ma devono rinunciare all’autovelox fisso e sostituirlo con uno mobile». La Municipale però insiste e sottolinea «sulle strade extraurbane secondarie, comunque, a prescindere dalla velocità prevista, è possibile collocare rilevatori di velocità solo a seguito di uno specifico decreto del Prefetto. Nel caso di via Contrada questo è stato emanato il 16 agosto del 2010, dopo l’entrata in vigore della nuova legge sulla sicurezza stradale (la legge 120 del 2010) che ha previsto la visibilità e la segnalazione delle postazioni di controllo». Una scelta motivata dai tanti incidenti che si sono verificati nella zona: «Negli ultimi cinque anni abbiamo rilevato quasi 120 incidenti con 74 feriti, di cui due particolarmente gravi e poi l’impossibilità o la difficoltà di procedere alla contestazione immediata sulla base delle condizioni strutturali, plano-altimetriche e di traffico della strada, tutti elementi presenti e riconosciuti per via Contrada». Galli ribatte anche su questo aspetto: «L’autovelox è stato posizionato due chilometri prima del punto dove si è registrato il numero più elevato di feriti. Si usano gli incidenti di via Ghiaroni per giustificare la loro scelta». In altri termini non c’è corrispondenza tra il numero dei feriti in quel punto e il limite di velocità lungo tutta Strada Contrada. Infine la Municipale sostiene che «anche la segnaletica dell’autovelox è posizionata correttamente, in entrambi i sensi di marcia di via Contrada».