Nuove immagini che documentano trascuratezza: il servizio affidato a Hera ancora non convince

ZOCCA – Continua ad essere al centro del dibattito a Zocca la questione rifiuti, anche a più di due mesi ormai dal passaggio del servizio di raccolta dalla ditta Succi, realtà locale che l’ha avuta in mano fino al 31 marzo scorso, a Hera. Già il momento del cambio aveva visto cittadini manifestare la propria contrarietà anche in termini piuttosto accesi, perché il servizio così com’era veniva ritenuto soddisfacente, e si temeva che con il coinvolgimento diretto della multiutility le cose potessero peggiorare. Poi sono venute le prime immagini di contesti trascurati, e adesso se ne aggiungono altre, in particolare per quanto riguarda gli sfalci: si vedono mucchi che hanno raggiunto volumi considerevoli, sintomo di un bel lasso di tempo trascorso dall’ultimo passaggio dei mezzi raccoglitori. E peraltro nei mucchi non c’è solo verde. Insomma, i timori di un gioco al ribasso sembrano confermati, e la polemica incalza. «Da questo si vede come sono bravi ed efficienti» attacca il consigliere leghista Alessandro Baccolini. «Da notare che è così su tutto il territorio comunale. E’ una vergogna. Si fa così a dare i servizi ai cittadini e ad accogliere i turisti? Con pneumatici, mucchi di potature, ingombranti gettati nei dirupi, nei boschi o a fianco dei cassonetti? Si sta mandando all’aria un servizio, e di conseguenza un decoro, che piano piano Zocca aveva raggiunto grazie alla pulizia dei boschi e delle scarpate dai rifiuti ingombranti che erano stati abbandonati nel lontano passato. Invece di progredire, torniamo indietro». Quanto indietro lo trasmette lo sguardo lanciato sul territorio il 3 giugno scorso da un cittadino di Zocca: «Mobili ex frigo e frutta dopo la rotonda verso Vignola, materassi in via Pio Leonelli, frigorifero vicino casa di Balugani Rolando, potature al Serretto, rottami edili in via Boschi di Ciano in prossimità dell’ingresso dell’agriturismo. Hera, che va a raccogliere a domicilio senza ragione in sette dei comuni dell’Unione che sono dotati di isola ecologica, non ha tempo di raccogliere nell’unico comune che è senza isola e ne ha diritto». La questione è aperta, e soprattutto sotto l’occhio attento di una discreta serie di cittadini, che come l’hanno fatto adesso, monitoreranno ancora. (da. mo.)