L’arma era destinata al mercato nero

MIRANDOLA – È grande la soddisfazione espressa dalla dottoressa Paola Liaci, nuovo dirigente del commissariato di Polizia di Stato di Mirandola, alla conferenza convocata d’urgenza nella sede provvisoria di via Caduti di Nassirya. «Oltre a comunicare i fatti che hanno messo a rischio la sicurezza della comunità nei giorni scorsi – spiega la Liaci – mi preme in particolar modo dare notizia dell’alto livello di professionalità e collaborazione dimostrata dai Commissariati di Carpi e Mirandola, insieme al prezioso aiuto fornito dalla Questura di Modena, come esempio ottimamente riuscito di sinergia a servizio della popolazione, che ha permesso di riportare il tutto sotto controllo in pochissimo tempo». Ma veniamo al racconto dei fatti che hanno tenuto col fiato sospeso le forze dell’ordine di mezza provincia per circa 24 ore tra giovedì 27 e venerdì 28 giugno. Al centro della storia c’è una pistola di ordinanza appartenente a un membro della Polizia di Stato che si trovava fuori servizio, giovedì scorso, nelle vicinanze del centro di Carpi per commissioni personali. La pistola, una Beretta 92 FS in regolare dotazione e corredata di 15 colpi nel caricatore, era custodita all’interno di una sacca, con denaro ed altri effetti personali, appoggiata sul sedile passeggero del suo furgone, lasciato per una manciata di minuti incustodito e con il finestrino leggermente aperto. Proprio da questo finestrino un ladro, passando di lì per caso, ha sottratto la sacca, lasciando impronte sul vetro. Accortasi del fatto, la vittima ha subito dato l’allarme per permettere di rintracciare l’arma nel minor tempo possibile. Grazie al lavoro della Questura sono state ricostruite le impronte dell’intera mano del ladro, identificato grazie al sistema digitalizzato di presa delle impronte digitali. Si tratta infatti di un pregiudicato per furti aggravati, N’arhi Fehti, 38 anni, subito rintracciato dalle forze di Polizia che basandosi sull’approfondita conoscenza del territorio e sulle reti di frequentazioni dei malviventi lo hanno arrestato facendo irruzione nella casa di un amico, indagato anch’esso per concorso di colpa, in una frazione di Carpi, dove è stato anche ritrovato il denaro sottratto. Dopo un’opera di convincimento del pregiudicato, è stato infine possibile recuperare l’arma, ben conservata e pronta per essere molto probabilmente rivenduta al mercato nero, nascosta sotto le traversine della ferrovia di Carpi. Si tratta della prima operazione congiunta dei Commissariati di Carpi e Mirandola dall’arrivo della dottoressa Liaci, salutata con comprensibile soddisfazione. nKatia Motta