Lintervista allironico difensore del verde cittadino
CARPI – Platanette è sicuramente quello che potremmo definire un personaggio. Stravagante, ironico e senza peli sulla lingua. In questa intervista, il personaggio Facebook che ha un volto e una voce, ci racconta il suo punto di vista sul verde pubblico carpigiano, con il suo immancabile umorismo, rivolgendosi direttamente allassessore Tosi in primis per la questione di Viale Manzoni. Platanette, negli scorsi mesi ci sono state riunioni con i cittadini per spiegare il progetto degli abbattimenti, ma hanno partecipato davvero in pochi. Crede che i carpigiani siano indifferenti alle questioni del verde cittadino? «Purtroppo Carpi ha un problema per ora insormontabile: i carpigiani. Divisi tra lamarcord dei tempi doro e lindifferenza per i problemi attuali, hanno facilitato, con la loro colpevole inerzia, lazione del governo locale. Il quale, va detto, irretito dal canto delle sirene dei palazzinari, sembra avere definitivamente messo da parte la coscienza civica e ambientale. Se la giunta ritenesse davvero il paesaggio un valore, stragi arboree ingiustificate e inqualificabili come quella di via Manzoni, o di via Griduzza, non sarebbero mai avvenute». Pensa che ci siano altre zone a rischio nel Comune, per cui potrebbero abbattere altri alberi? «La strage di via Manzoni, al di là della cancellazione in un viale storico, deve fare riflettere anche e soprattutto perché è la conferma che a Carpi siamo in presenza di un vero e proprio sistema. Si fa una domanda capziosa ad un agronomo (Mi garantisce che nessun ramo cadrà mai a terra? Alla quale lesperto è costretto a rispondere di no) e poi si parte con le motoseghe: con lunico reale obiettivo di ridurre le spese di manutenzione per il verde urbano. Altrimenti non si spiegherebbe come mai piante dichiarate pericolose siano rimaste al loro posto per un anno intero, prima del blitz ferragostano. In realtà, ad essere malati erano solo alcuni esemplari, ma il desiderio di risparmiare sul verde ha spinto Tosi, ancora una volta, alla strage. Per non parlare, poi, della scelta delle specie da piantumare, che non sono state individuate non pensando alle esigenze paesaggistiche e di benessere, ma con lunico criterio di limitare le spese di manutenzione» Lassessore ha detto che verranno ripiantati altri alberi, cosa ne pensa? «Lassessore continua a dire ai giornalisti che il bilancio delle alberature, a Carpi, è positivo. Caro Tosi, ma lei crede veramente che Platanette se la beva? Voi tagliate le piante dai viali cittadini e le ripiantate in qualche insignificante parchetto, il vostro modo per espiare i peccati ambientali. Peccato che gli alberi, come le persone, non siano tutti uguali: due filari di pioppi semimonumentali in via Manzoni non possono essere rimpiazzati da qualche nocciolo sparso per le aree verdi progettate in accordo con chi costruisce. Capito?» Che iniziative si potrebbero organizzare per sensibilizzare i carpigiani sui temi del verde? «Io penso che a breve termine non ci sia possibilità di cambiare le cose, se non con iniziative spettacolari, come Platanette che sfida a braccio di ferro lassessore, sulla pubblica piazza: chi vince decide che cosa si fa in via Manzoni. Comunque vada, alla fine almeno la piazza verrebbe riempita. Nel lungo periodo, invece, la possibilità di creare una coscienza ambientale, di educare al valore e al rispetto del verde, esiste eccome. Platanette è disponibile per fare lezioni nelle scuole». Non manca certo un punto di vista a questo amante del verde, che promette di «piantar grane» e di farsi notare ancora. nValentina Po