Grazie a Trento, Modena ha ottenuto il pass per la prossima Challenge Cup, grazie allo straordinario quinto posto in regular season. Eppure, dopo unannata in cui di sfide europee al PalaPanini (almeno per quanto riguarda la squadra maschile) non se ne sono viste, Pallavolo Modena si è scoperta… euroscettica. E piuttosto facile capire il perché, del resto. Al di là del prestigio che la partecipazione ad una coppa europea, soprattutto se si va avanti nella competizione, riserva ad una società, bisogna tenere presente che, sotto laspetto economico, la mera presenza nel tabellone della Challenge Cup porta più oneri che onori. E, per una società che vive una fase in cui non bisogna gettare denaro ma è necessario fare attenzione ad ogni singola voce in uscita, più che unopportunità la Challenge potrebbe rivelarsi per Modena un rischio. Si ragiona, sotto questo punto di vista, sul piano economico, non certo su quello sportivo. Le trasferte costano, logisticamente parlando, e gli introiti non sono dello stesso livello, a meno di non trionfare nel torneo, con tutto quello che ciò implica. Ma, per farlo, serve una squadra comunque di alto livello, pur non trattandosi della Champions League. E questo – ovvero una squadra eventualmente capace di vincere la Challenge – lattuale società non può garantirlo. Tutto, quindi, è rimandato a data da destinarsi: Modena ha ancora alcune settimane prima di decidere se partecipare o meno alla Challenge, ma difficilmente eserciterà il diritto se nel frattempo non ci sarà stato il tanto agognato ingresso di nuovi soci allinterno del club. Solo in questultimo caso, infatti, le possibilità di vedere Modena in Europa sono del 100%, mentre se non ci saranno movimenti il rischio è, appunto, quello di non sfruttare lopportunità garantita dal quinto posto – e dunque meritata sul campo – per conentrare tutte le forze su un altro campionato da vivere con la massima attenzione gestionale. Tuttavia per i tifosi di Pallavolo Modena, queste, sono settimane abbastanza tranquile, sostanzialmente perché la fiducia in un passaggio di proprietà che rilanci, in qualche modo, le ambizioni del club non manca. Eppure, mano a mano che passano i giorni e le settimane, lazzenza di mosse ufficiali in questo senso cominciano ad allarmare alcuni supporter. Non tanto per il timore di fare una fine in stile Treviso, dal momento che la società guidata da Peia è già riuscita a fare un miracolo gestionale e tecnico con quello che aveva a disposizione, quanto piuttosto perché lo slittamento dellingresso di nuovi soci nel club rischia di ritardare troppo anche alcune decisioni fondamentali, a partire da quelle che riguardano la panchina – ma con Lorenzetti laccordo è vicino – per finire con la composizione della futura squadra. E anche per lEuropa. Nel corso di una trasmissione televisiva, lunedì sera, Bruno Da Re ha ribadito ciò che va dicendo ormai da diverso tempo, e cioè che di fatto con la cordata dei campioni non è in corso, in senso stretto, nel senso che non si sta a discutere sul prezzo, ma cè sostanzialmente un costo iniziale di gestione che i nuovi soci si dovranno accollare, e per uno sport come la pallavolo si tratta di cifre significative. Così come è significativa la cifra che, dalla Turchia, hanno offerto a Celitans: si parla di circa 300 mila euro netti a stagione, cifra con cui Modena non può competere se non arrivano altri soci nella compagine attuale. In caso contrario, invece, qualche minima possibilità ci sarebbe ancora. Ma, anche qui, sarebbe opportuno agire per tempo. (re.sp.)
