Tanti addii per una Casa Modena che si era fatta amare
Dando per buone le parole di Bruno Da Re, indipendentemente da quelle dellagente del giocatore (e indipendentemente da dove finirà e dalloperazione di mercato che lo sta coinvolgendo), anche Michele Baranowicz è ormai da considerarsi un ex per Casa Modena. Lui, come Gundars Celitans, che è finito in Turchia allIstanbull BB. Due giocatori che, giunti a Modena allinizio dellultima stagione, lasciano il gialloblù dopo essersi fatti chi apprezzare, il palleggiatore italiano, chi adorare, lopposto lettone. Ma non sono gli unici, Baranowicz e Celitans, ad avere già detto addio a Modena: se nè andato infatti anche il vice di Baranowicz, il regista Pinelli, classe 1991 ed enfant du pays del roster, essendo modenese. Qualche primavera in più rispetto a Pinelli ce lha Marco Cosimo Piscopo, che modenese non lo era certo di nascita ma sicuramente lo è diventato dadozione, dopo quattro anni. Addio anche per lui. Al momento, mentre Mvp0 sta lavorando alacremente per completare le pratiche per liscrizione e, nel contempo, sta gettando le basi per il futuro tecnico, il dato di fatto è che la Casa Modena che, la scorsa stagione, ha fatto innamorare di nuovo il PalaPanini, senza proclami ma con volontà e orgoglio, sta perdendo i pezzi. Giovani, campioni, divertenti era lo slogan della campagna abbonamenti di un anno fa e, alla fine, si può dire che lo slogan si sia rivelato realmente azzeccato: i giovani alla Baranowicz e i campioni alla Celitans, così come tutti gli altri, hanno finito per nobilitare unannata nata sotto una stella non certo buona, considerando quello che accadde esattamente dodici mesi fa in seno alla società. Quella Modena ha chiuso ai play off, si è anche garantita lEuropa (che non la disputi è un altro discorso), ha raggiunto la final four di Coppa Italia e, in generale, ha regalato ai tifosi vittorie e prestazioni emozionanti. Difficile non voler bene ad una squadra così, in tutte le sue componenti, e questo era apparso evidente tanto più mettendo al confronto lultima squadra con quella che laveva preceduta, la Modena dellultimo Bagnoli, quella dei Martino, per dire. Peccato solo che, al cospetto di una nuova rivoluzione societaria che a breve si materializzerà anche sotto laspetto formale e burocratico, stia cambiando parecchio lidentità della squadra. Resterà Quesque, rimarrà Kovacevic e con loro ci saranno ancora i veterani manià e Sala, ma il resto è tutto da capire, dalla cabina di regia sino allidentità dellopposto che non dovrà fare rimpiangere Celitans. Piuttosto, fra i giovani di cui sopra, la speranza è quella di avere ancora in rosa, anche la prossima stagione, quel Sam Deroo che tanto bene ha fatto sotto la Ghirlandina e, proprio per questo (oltre che per lanagrafe verdissima), è entrato nel mirino di diverse società europee. Che rimanga il belga non è aspetto scontato, tuttavia si può legittimamente sperare che rimanga, e che possa essere proprio lo schiacciatore il fil rouge che collegherà la stagione appena trascorsa a quella che in questi giorni sta vivendo trame intricate di mercato. (re.sp.)