Un solo punto sinora per il Padova, che non ha mai vinto in questo campionato Il presidente Penocchio conferma allenatore e ds sino a sabato: tre punti o addio
Forse ancora più del Palermo, è il Padova la grande delusione di questo inizio di stagione in Serie B: partito con una nuova società al comando, una dirigenza completamente diversa dalla precedente e dopo una campagna acquisti piuttosto intensa, la squadra veneta si trova ora allultimo posto in classifica, non ha ancora vinto una partita in campionato e, anzi, solo martedì ha rimosso lo 0 nella casella dei punti ottenendo un deludente pareggio casalingo col neopromosso Latina. Per il resto, quattro pesanti sconfitte e il pasticciaccio brutto della sfida contro il Carpi, quando al Braglia si spensero le luci e il Padova, invece che accordarsi con i biancorossi per proseguire il giorno dopo, ha scelto la facile via del ricorso per ottenere il successo a tavolino. E, chissà, forse gli dei del calcio gli stanno facendo pagare proprio quellatto tuttaltro che sportivo… Sia come sia, quasi come una nemesi, il futuro del Padova e dei suoi condottieri si deciderà sabato ancora allo stadio Braglia, ma non più con il Carpi – che è tornato al Cabassi, dove tutto funziona al meglio, luci comprese – bensì contro il Modena, padrone di casa e, soprattutto, ex squadra del direttore sportivo e dellallenatore dei biancoscudati, quegli Alessio Secco e Dario Marcolin che sono considerati, oggi, i principali artefici del pessimo avvio stagionale della squadra. Si trovano sul banco degli imputati, i due, e ieri il presidente del Padova Penocchio ha deciso di concedere ai due unultima chance, proprio a Modena: se il Padova dovesse vincere (o pareggiare per colpa di qualche episodio, ma avendo strameritato la vittoria), allora tutto proseguirebbe così comè, sperando che non si tratti solo di un fuoco di paglia. Altrimenti avanti un altro, sia in panchina che dietro la scrivania. Penocchio, ieri, ha di fatto confermato i rumors dei media locali: «Marcolin e Secco hanno la nostra fiducia, ma siamo consapevoli che ci sono dei problemie, se si potesse tornare indietro, forse faremmo qualcosa di diverso. Adesso però pensiamo al Modena, poi nel caso ne riparleremo». Insomma, tuttaltro che una garanzia: vincere o dirsi addio. Ed è significativo che siano proprio Modena ed il Modena, che Secco ha lasciato a luglio e dal quale Marcolin era stato esonerato la scorsa primavera, a decidere il destino – e probabilmente la fine del rapporto – dei due nella loro difficile esperienza padovana. Tra laltro, laddio a Modena di Secco era avvenuto in circostanze e tempi piuttosto singolari, mentre la storia con Marcolin era proseguita forse oltre il limite massimo. Sabato si ritroveranno. E, per i due, Modena potrebbe diventare un vero e proprio incubo. (re.sp.)