Chiuse tribuna e gradinata scoperta: i posti sono 13 mila Motivo? Contenere i costi, visto che il Sassuolo non cè più
Se fossimo a Hollywood, il titolo del film sarebbe scontato: Aiuto, mi si è ristretto lo stadio!, o giù di lì. Siamo però a Modena e, al massimo, possiamo giocarcelo come titolo di giornale, anche perché largomento comunque fa discutere i tifosi: si parla ovviamente della riduzione della capienza dello stadio Braglia dagli oltri 20 mila posti per cui è omologato ai circa 13 mila che saranno fruibili nelle gare interne del campionato 2013-2014, perché così ha scelto il Modena decidendo di tenere chiusi per lannata che sta per iniziare i settori di tribuna scoperta e gradinata scoperta, vale a dire la sezione inferiore dei distinti lato est e la medesima della tribuna lato ovest, comprese le zone esterne dei due settori, quelle cioè che prendono le gradinate per lintera altezza e di fatto dividono tribuna e distinti dalle curve. La scelta, come ha spiegato la stessa società, è di natura prettamente economica ed è stata dettata dalla necessità di contenere i costi vivi della partita, quelli cioè relativi alla sicurezza e agli steward impegnati per garantire gli accessi e i regolari comportamenti nei rispettivi settori. Costi che, con limpianto aperto nella sua interezza, «rischiavano di diventare esuberanti rispetto alla reale presenza del pubblico», per dirla con le parole del presidente del Modena, Pierluigi Grana. «13 mila posti – ha aggiunto – sono più che sufficienti». 5065 PRESENZE IN MEDIA – In effetti, la media del pubblico casalingo del Modena nella stagione 2012-2013 è stata di appena 5065 spettatori, un dato drogato dalle 9574 presenze della sfida con il Verona e dai 12607 spettatori fatti registrare in occasione del derby di aprile con il Sassuolo. Senza queste due sfide, la media sarebbe stata di poco superiore ai 4400 spettatori. Sotto questo aspetto, e considerando appunto che solo contro il Sassuolo la scorsa stagione si è superata quota 10 mila, la decisione della dirigenza gialloblù è difficilmente criticabile: anche se le cose dovessero andare particolarmente bene, infatti, è difficile immaginarsi più di 7-8 mila presenze fisse al Braglia, e forse solo per la sfida contro il Carpi ci si può attendere un pubblico decisamente superiore alla media. Ne parleremo fra poche righe, comunque, del derby. COSTI – Di certo, tenere aperti due settori come tribuna e gradinata scoperta comporterebbe un aggravio dei costi, per un club che deve comunque accollarsi ogni anno circa 600 mila euro di mutuo. già sperimentato negli anni scorsi. Quando, però, a dare una mano economica al Modena cera il Sassuolo, che pagava un canone di affitto che rendeva al club gialloblù 25 mila euro per ogni partita e, in 5 anni, ha portato nelle casse dei gialli circa 2,5 milioni. Ora che il Sassuolo non cè più, il Modena si è trovato a fare immediatamente i conti con unentrata mancante sul fronte stadio e, di conseguenza, ha tolto una fonte di uscita dal medesimo fronte. Sia chiaro: non è che la chiusura dei due settori compensi i mancati introiti neroverdi, ma almeno alcune decine di migliaia di euro di spese correnti non esisteranno più. Tuttavia, al di là dellaspetto della rivalità e dellopportunità di avere un campionato di A al Braglia, viene davvero da chiedersi ancora una volta a chi abbia giovato sotto laspetto economico, da queste parti, laddio del Sassuolo al Braglia. Alla città no, al Modena no. Ne valeva la pena? IMMAGINI TV – La decisione porterà però al Modena un ritorno di immagine negativo sotto laspetto televisivo. Il motivo è intuibile: le telecamere, piazzate sul lato ovest dello stadio, inquadrano oltre al campo la zona inferiore del lato opposto, dunque esattamente la gradinata scoperta. Che, nel quadro dinsieme delle partite, darà limpressione di uno stadio vuoto. Prima, almeno, limpressione era quella delle presenze scarse a macchia di leopardo. Ce ne accorgeremo presto: limpressione che darà il Braglia dalla tv sarà molto più fredda. Tenendo presente che il Modena non è la prima società a chiudere alcuni settori del proprio impianto – altre lhanno preceduta, spesso per i medesimi motivi di opportunità economica – la speranza è che non si arrivi mai a fare ciò che fece, anni fa, la Triestina in B: mettere nel settore chiuso una gigantografia dei tifosi impavesati. Il club si giustificò dicendo di averlo fatto giusto per rendere limpatto televisivo meno sgradevole. Ma fu una figuraccia formidabile. DERBY – La chiusura dei due settori può essere revocata, perché lomologazione resta fissata a 20 mila. Significa che, in casi eccezionali, tribuna e gradinata scoperta potrebbero essere riaperte. In linea teorica potrebbe accadere a novembre, per il derby con il Carpi. Difficile immaginare altre eventualità simili. INTANTO IL CABASSI… – Cè un aspetto singolare, quasi di derby, in tutta questa vicenda: il Braglia si… restringe proprio mentre, dallaltra parte, il Cabassi si allarga. Di qualche centinaia di posti per poter essere adatto per una deroga, certo, ma comunque sarà più capiente rispetto al passato. Fermo restando che fra il Braglia e il Cabassi cè un abisso, e questo abisso resterà sostanzialmente immutato, in questo caso sembra proprio una beffa. (re.sp.)