Gli effetti del sisma sulla sanità: iniezioni calate del 30%
Nel primo inverno del dopo-terremoto, tra i Comuni del cratere, la campagna di vaccinazione anti-influenzale sta facendo flop. Rispetto agli anni scorsi, le punture che immunizzano dal contagio dei mali di stagione sono diminuite quasi di un terzo. La denuncia arriva dal dottor Nunzio Borelli, presidente della cooperativa di medici di famiglia Medibase Area Nord, che in una nota stampa parla di un «drastico calo di vaccinazioni» registrate nelle aree del sisma, quantificandolo intorno ad un 25-30%. La tendenza è stata alimentata, secondo il dottor Borelli, dal blocco e dal ritiro di milioni di dosi di vaccino, avvenuto lo scorso ottobre, che ha suscitato «timori e paure». Ma anche gli effetti del terremoto hanno indubbiamente contribuito, tanto che il medico intitola il proprio intervento Crollo dei muri, crollo delle vaccinazioni antinfluenzali. E sempre in tema sisma, a otto mesi dalle scosse, la sanità modenese risulata ancora gravemente pregiudicata. Il dottor Borelli ricorda che «il 70% dei medici curanti della Bassa lavora nei container»: un dato sorprendente per dimensioni e che induce a più di una riflessione su cosa è stato fatto e cosa si sarebbe potuto fare in tutto questo tempo per riportare la situazione ad uno stato vicino alla normalità. Tutti i medici, assicura il presidente di Medibase Area Nord, «si sono organizzati dotando il container stesso del frigorifero» per custodire i vaccini. Ma, appunto, di vaccini se ne fanno sempre meno. «Linfluenza di questanno non sembra sia particolarmente aggressiva – spiega il dottor Borelli -, ma non vi è dubbio che per le persone anziane o con patologie croniche occorre fare molta attenzione in quanto una calo della vaccinazione cosi importante potrebbe essere complice di qualche complicazione broncopolmonari cosi gravi in queste categorie». «Il picco dellinfluenza di norma si registra nel mese di febbraio fra la sesta e lottava settimana dellanno».