Continua lo scontro politico sul locale del Comune

SASSUOLO – Torna alla ribalta il caso Temple bar, il Pd chiederà ufficialmente un accesso agli atti per fare luce sullo statuto dell’associazione che gestiva il locale prima della chiusura. Intanto la giunta si è messa a lavorare al nuovo bando nel tentativo di riaprire i battenti dopo l’estate. La vicenda ha animato l’ultima seduta del Consiglio comunale prima che l’uscita dei consiglieri di minoranza sancisse la fine della riunione. Protagoniste del dibattito l’assessore Francesca Buffagni da una parte e la consigliera democratica Giulia Pigoni. «Abbiamo portato questa interrogazione per sapere come sono andate le cose in questi mesi – spiega la giovane esponente del Pd -. Così abbiamo saputo che è stata rigettata la richiesta di iscrizione al registro provinciale delle associazione per irregolarità allo statuto, irregolarità che a questo punto dobbiamo chiarire». Il nodo, dopo la chiusura, pare dunque essere lo statuto della nuova associazione nata dell’unione di due associazioni per la gestione del Temple bar. Il bando del 2011 poneva come pre-requisito l’iscrizione al registro provinciale, «ma solo per le associazioni già esistenti» ha precisato la Buffagni in aula. Ciò nonostante il Pd vuole verificare eventuali irregolarità statutarie anche in considerazione del vecchio bando. «Chiederò un accesso agli atti per avere lo statuto dell’associazione e anche per capire chi pagherà i debiti che si sono venuti a pagare – conclude la Pigoni -. Comune o gestori». «Non abbiamo denaro per fare altro, figuriamoci se lo utilizziamo per fare queste operazioni» ha replicato a distanza l’assessore alle Politiche giovanili. «Mi sarei aspettata una partecipazione più corposa da parte dei ragazzi che frequentano il Temple – ha detto la Buffagni ai microfoni di Tg Qui -.Chiudere l’attività è stata una loro decisione perché la posizione con il registro delle associazioni era sanabile. Certo la maxi multa della Guardia di finanza è una concausa. Per il resto le polemiche si sprecano così come le strumentalizzazioni politiche». Su una cosa però le due giovani politiche sassolesi sono d’accordo: il locale deve riaprire al più presto. «Io in vacanza non ci vado perché starò a casa a lavorare a questo bando – ha spiegato la Buffagni -. Lo scopo è che rimanga un centro per i giovani. Diversamente vedremo come strutturarlo per non incorrere nelle stesse difficoltà del passato. Anche perché noi, al contrario della precedente amministrazione, non abbiamo concesso contributi ai gestori». ppp