Alla prova del bilancio 2012, si rinnova l’ipotesi fusione «Faremo un referendum, ma quando sarà il momento»

CARPI – Torna la voglia di Supercomune nelle Terre d’argine. Se n’è avuto prova nell’ultima seduta di Consiglio, all’approvazione del bilancio consuntivo 2012 a dimostrazione di come la prova dei conti sia fondamentale nel valutare un approdo che – con l’unificazione di Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano – sulla carta dovrebbe assicurare risparmio amministrativo. L’argomento infatti è stato toccato quando il consigliere leghista Filippo Rossi ha sottolineato come la percentuale di copertura delle spese per servizi sia scesa al 45.87% rispetto al 47.86% del 2011. «A causa della crisi – ha detto – non basterà più puntare a moltiplicare i servizi ma a razionalizzare quelli esistenti per dare risposte alle famiglie. Studiamo il tema, come Consiglio e assieme alla Giunta. E dite una buona volta che l’obiettivo finale dell’ampliamento delle funzioni dell’Unione è quello del Comune unico: facciamo un referendum, accetto questa sfida, basta trasferire servizi dai Comuni fino a quel momento». Il presidente dell’Unione Giuseppe Schena (sindaco di Soliera) ha replicato dicendo che il referendum per il Comune unico «ci vorrà, ma quando sarà ora. D’altronde in occasione delle ultime e diverse campagne elettorali nel programma della maggioranza c’era il tema dell’Unione e noi lo stiamo portando avanti. Meno servizi? Vorrebbe dire meno rette ad esempio e l’incidenza dei risparmi sarebbe minore dei minori introiti conseguenti. Il nostro compito è quello di leggere i bisogni e su questo adeguare i servizi che forniamo ai cittadini». Dunque il tema è destinato a essere protagonista del prossimo dibattito amministrativo, confermando una tendenza che vede altri fronti interessanti in provincia, primo fra tutti quello della Bassa, con Cavezzo, Medolla e San Prospero che hanno già preso linee d’indirizzo ben precise per l’unificazione. Ma anche in montagna il sindaco di Sestola ha lanciato l’idea di un Supercomune del Cimone insieme ai paesi del comprensorio, approdo incentivato anche dalla riorganizzazione territoriale con la nascita della nuova Unione. Comunque, tornando tra Carpi e dintorni, va in archivio un consuntivo 2012 segnato dal sisma, che ha portato tra l’altro a un sensibile calo degli introiti dalle multe. L’esercizio 2012, «in sostanziale equilibrio con le previsioni» si è chiuso con 1 milione e 347mila euro di avanzo, dei quali 761mila circa per la parte corrente e 576mila per parte investimenti, in un anno in cui è divenuto operativo il passaggio dell’area Amministrazione delle risorse umane dai singoli Comuni all’Unione. Il totale della spesa corrente dell’Unione nel 2012 è stato di 39 milioni e 501mila euro, cifra finanziata per 8,2 milioni da entrate proprie e per la restante parte da trasferimenti, 27,6 milioni dei quali da parte dei quattro Comuni. In occasione dell’assestamento del bilancio nei mesi scorsi era stato già applicato l’avanzo 2011, che era di 520mila euro. Sul fronte investimenti si sono evidenziate economie nel campo dell’edilizia scolastica a fronte di anni come il 2010 e il 2011 in cui si sono costruite nuove scuole a Carpi e Soliera. Ora come ora, l’indebitamento rappresenta l’1.8% del bilancio.