Marcolin: «Non abbiamo un gran rapporto con larbitro»
Un fallo non fischiato, una disattenzione collettiva sullultimo pallone buttato in area alla disperata e anche tanta, tantissima sfortuna. Così si confeziona allultimo giro di lancette il pareggio del Braglia fra Modena e Reggina. Ad un passo dal traguardo, e dai tre punti, i canarini si fanno beffare da una formazione calabrese arrivata a giocarsi questa gara in piena emergenza, con diversi elementi riadattati in ruoli non propri. Era difficile anche per il Modena allinizio, dopo tre sconfitte consecutive e con un Braglia che mugugnava ad ogni errore nei fraseggi, ma ancora una volta a tirare fuori dagli impacci i canarini è stato lui, Matteo Ardemagni, che poco dopo la mezzora è stato lesto ad infilare Baiocco su azione di calcio dangolo. Paure, ansie e timori vengono di fatto spazzati via dal vantaggio. La squadra inizia a giocare in maniera non trascendentale, senza creare pericoli su pericoli, ma amministrando la gara con giudizio. Solo corner e qualche conclusione da lontano per gli uomini di Dionigi che poi, nella ripresa, alzano il baricentro esponendosi anche ai contropiedi del Modena. Marcolin legge la gara, toglie un Pagano non irresistibile per dare corsa e quantità con Nardini poi nel finale aumenta la fisicità ancora con Osuji per lesordiente dal primo minuto Sturaro. Non basta, però, tutto ciò. Piscitella a quindici dalla fine non infila Baiocco, i canarini non sfruttano un paio di occasioni in ripartenza per chiudere i conti e alla fine si rivelerà fatale. Cè tanto disappunto per la gestione del finale di gara del fischietto foggiano Roca, Ardemagni prima e Moretti poi vengono stesi senza che il direttore di gara sancisca la giusta punizione e, di fatto, la fine del match. Sul lancio alla disperata dalla trequarti allultimo giro di lancette, però, la linea difensiva si fa incredibilmente beffare e prendere alle spalle dai quattro attaccanti reggini. Fischnaller, senza forse nemmeno accorgersene, colpisce il pallone e mette fuori causa Colombi. Non par vero a Gerardi di ritrovarsi sui piedi, a pochi passi dalla rete, un pallone che chiede solo di essere spinto dentro. E l1-1 che rovina una gara non dominata, ma ben interpretata e sostanzialmente vinta se non fosse stato per questa disattenzione. Nel post gara insorge il presidente onorario Sergio Brighenti contro il direttore di gara. Lerrore cè stato, è chiaro, ma anche da parte della retroguardia canarina che si è fatta beffare in maniera incredibile. Chiaramente amareggiato, ma pronto a sottolineare gli aspetti positivi, il tecnico Marcolin: «Siamo un po arrabbiati per la situazione finale su Moretti: era punizione e partita finita. Non abbiamo un gran rapporto con questo arbitro, dispiace perché la reazione dei ragazzi cè stata. Ora, però, abbiamo anche capito che al novantesimo la palla va buttata fuori dallo stadio, in Viale Monte Kosica. Rimaniamo comunque lì, andiamo a Livorno a lottare e poi avremo due partite in casa. Mancano 17 gare ed è ancora lunga». nAndrea Lolli