Rinvio a giudizio per la disabile La prima udienza tra un anno
Non ha optato per riti alternativi Teresa Forghieri, la 74enne disabile che alla guida della sua Fiat Panda provocò la morte di tre persone: la tragedia del giorno di due anni fa, nota a Carpi come la strage di Piazza Martiri, sbarcherà dunque in Tribunale davanti al giudice monocratico. Non prima però di un anno: la prima data è stata fissata infatti per il 17 dicembre 2014. Accusata di omicidio colposo plurimo, la donna è stata rinviata a giudizio stamattina al termine delludienza preliminare. Al processo sarà battaglia di perizie: una, è quella realizzata dal consulente del pm Marco Niccolini, lesperto Silvano Simoncini, laltra è invece stata condotta dallaltrettanto esperto Efrem Fornero, su incarico della difesa. Ed è interessante capire su cosa si basano queste due perizie, soprattutto quella difensiva. Infatti i legali della donna punteranno su un particolare di fabbrica della macchina incriminata, ovvero una leva collegata allacceleratore. Secondo la tesi difensiva, la donna avrebbe accidentalmente appoggiato il piede destro, insensibile, su questa leva, azionando così il motore. Non accorgendosi di nulla, proprio perché quellarto non è dotato di sensibilità. Solo una sconvolgente fatalità dunque: avrebbe avuto origine da qui la tragedia che ha colpito unintera città. Non ne è convinta laccusa, che dal canto suo ritiene di aver raccolto tutti gli elementi per sostenere la propria tesi. Quel 25 aprile del 2011 morirono Gianni Bencivenni, 69 anni, Giovanni Faglioni (78) ed Enzo Grossi (79). Erano circa le 10.45 quando la Fiat Panda di colore grigio condotta da Teresa Forghieri si fiondò come una scheggia impazzita nellarea pedonale di piazza Martiri, pare addirittura ad 80 chilometri orari, urtando con impatto violentissimo otto persone, con rumore simile al boato provocato dallo scoppio di una caldaia. nDaniele Franda