Si dice sempre che in un derby non sono i reali valori in campo a fare la differenza. Ammesso e non concesso che questo postulato sia statisticamente vero, a tutti gli effetti ieri al Città del Tricolore si è avuta la conferma che, forse, un senso ce lha: il derby fra Reggiana e Carpi ha visto infatti prevalere i granata, un 2-1 che dà tre punti importantissimi e morale ai ragazzi di Apolloni, mentre significa per i biancorossi la seconda sconfitta consecutiva dopo quella di settimana scorsa, al Cabassi, contro il Trapani. Di fronte ad un Carpi privo di Ferretti e con il nuovo arrivato Diagouraga fra i convocati ma non in campo, la Reggiana è partita fortissimo, mettendo immediatamente sotto un avversario che, probabilmente, un avvio così da parte dei granata non se lo attendeva proprio. Così, dopo poco più di un quarto dora, i biancorossi si trovavano già a dover recuperare due reti, allorché la Reggiana era andata in gol con Magliocchetti (8, dopo una prolungata azione di attacco) e Antonelli (17, con una zampata su cross di Rossi). Ritmo altissimo e cinismo totale, per i granata, che avevano in poco tempo capovolto ogni pronostico. Poi, però, tre minuti dopo il 2-0 reggiano ecco lepisodio che riporta in partita il Carpi, con lespulsione (rosso diretto) di Paolo Rossi decisa dallarbitro Bruno per un presunto fallo di reazione su Poli, che lo aveva atterrato. Presunto, dicevamo, perché il direttore di gara pare avere preso un abbaglio: sul momento, infatti, nessuno aveva visto una condotta scorretta da parte di Rossi, e le stesse immagini televisive non hanno chiarito il dubbio. Proteste vibranti da parte Reggiana, Carpi con la prospettiva di 70 di superiorità numerica. A quel punto, la squadra di Cioffi è cresciuta, approfittando anche di un calo della Reggiana e, dopo avere rischiato di subire il terzo gol (ancora Antonelli), a tre minuti dalla fine del primo tempo lo stesso Poli è riuscito ad accorciare le distanze, anticipando Bani e battendo Tomasig dopo un bello spunto di Di Gaudio. Una rete prima del riposo, giusto ciò che il Carpi sperava per poter tentare la rimonta nella ripresa. E, per provarci, i biancorossi ci hanno senzaltro provato, ma con minore pericolosità rispetto a quanto ci si sarebbe attesi: da Arma a Terigi, passando per Potenza, le conslusioni sono arrivate, ma la pressione biancorossa non ha mai visto Tomasig realmente in difficoltà. Niente da fare, insomma, nonostante la superiorità numerica e secondo ko di fila. Nessuna crisi, ma guai a sottovalutare il campanello dallarme. (re.sp.)
