Scontro sindacati-Assofarm: Piazza Grande media
E scontro aperto tra i dipendenti delle farmacie comunali e Assofarm. Il 22 febbraio scorso lassociazione dei gestori ha disertato lincontro per trattare il rinnovo del contratto nazionale e questo ha notevolmente aggravato i rapporti tra le parti. A Modena, il Comune assicura di essersi attivato presso il consiglio damministrazione della partecipata Farmacie Comunali di Modena spa (Fcm) per evitare un peggioramento delle condizioni lavorative dei dipendenti delle strutture cittadine. Ma di risultati, al momento, non se ne vedono. Anche se indiscrezioni non confermate parlano di unimminente annuncio di riapertura delle trattative da parte di Assofarm. A fine settembre 2012, con effetto dal primo gennaio scorso, lassociazione che riunisce le farmacie comunali di tutta Italia ha disdetto unilateralmente il vigente contratto collettivo nazionale. Contratto che era scaduto il 31 dicembre 2010 e per il quale erano in corso le trattive di rinnovo con i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. La decisione della rappresentanza datoriale è stata presa in polemica con le società che gestiscono le farmacie comunali di Bologna, Milano e altre città (non Modena). Una mossa che non è piaciuta, però, ai sindacati, considerate le conseguenze che ha comportato. In quasi tutto il Paese, infatti, in seguito al recesso dal ccnl è ora vigente un regolamento in deroga che si allinea sostanzialmente al contratto nazionale di Federfarma, lassociazione dei farmacisti privati: documento, questultimo, che offre regimi retributivi inferiori e minori tutele per i dipendenti in termini di orario, stabilità del posto di lavoro, malattia, congedi, maternità, ferie ecc… Un arretramento delle condizioni lavorative – protestano Cgil, Cisl e Uil – a Modena più che altrove sarebbe irragionevole, considerando lottimo stato di salute delle farmacie comunali: Fcm, tanto per dare unidea, ha chiuso il bilancio 2011 con un milione di euro di utili e con un aumento del numero di ricette (+2,32%) e degli scontrini emessi (+1,24%). Lo scontro è sbarcato da mesi anche nel Consiglio comunale geminiano, con il consigliere Federico Ricci (Sinistra per Modena) che ha già presentato uninterrogazione e, negli ultimi giorni, una mozione per impegnare la giunta Pighi ad intervenire in soccorso ai lavoratori. La situazione di aspra conflittualità in atto tra farmacisti comunali e Assofarm potrebbe generare, secondo Ricci, «una esplosione di vertenze collettive ed individuali anche a Modena». Secondo il consigliere, «solo un intervento politico può portare Assofarm a riconsiderare lazzeramento del contratto e lavvio di una trattativa per il rinnovo che garantisca il buon andamento delle imprese in termini di risultati ed investimenti, così come i livelli retributivi e le tutele per il personale in forza e quello di nuova assunzione». A metà dicembre, in Consiglio, lassessore alla programmazione sanitaria Francesca Maletti ha spiegato di aver già proceduto a sollecitare lad di Fcm Egidio Campari in tal senso. E se un nuovo contratto nazionale «non potrà essere possibile», ha detto lassessore, si apriranno «in subordine» le porte contratti collettivi aziendali.