Lazienda di viale Reiter ha dato il via alle procedure Per i dipendenti resta il nodo assegni e buste arretrate
Gli indizi cerano tutti. Ora la conferma: Modenassistenza è in liquidazione. Contattato telefonicamente, è lo stesso titolare della realtà assistenziale, Cesare Breviglieri, a confermarlo: «Hanno in mano tutto i legali. A breve faremo una comunicazione ufficiale». Si chiude così una vicenda che ha visto diverse puntate nellultima parte del 2011: prima i presidi estivi dei lavoratori (per la maggior parte stranieri) davanti la sede di viale Reiter, poi una timida ripresa dei contatti tra le parti e la parziale liquidazione di alcuni arretrati, infine un nuovo corto circuito comunicativo. I tempi non sono ancora certi, non è dato sapere quanti lavoratori siano ancora assunti da Modenassistenza, ma è ormai certo che a stretto giro chiuderà i battenti una delle più note imprese private modenesi di servizi alle persona. Tfr mancanti, assegni di maternità contratti anomali, stipendi in ritardo. Sono innumerevoli le recriminazioni degli operatori alla base delle tensioni di questi mesi. Tensioni che avevano visto il loro epilogo finale nella protesta di metà ottobre, in cui una quarantina di dipendenti avevano inscenato un corteo lungo viale Reiter, con tanto di striscioni srotolati allincrocio con via Emilia. «Basta prenderci in giro, vogliamo il nostro stipendio», lo slogan urlato a gran voce. Erano le settimane in cui Modenassistenza sembrava decisa a risolvere le pendenze, con quasi una decina di addetti che confermavano il pagamento di acconti sugli arretrati. Poi nuovamente il blocco. Al punto che ad interessarsi è stato recentemente lassessore provinciale al Lavoro, Francesco Ori, che ha tentato una mediazione con la proprietà.«Ori ci ha confermato il tentativo di parlare con Modenassistenza, ma la risposta è stata negativa», afferma Marco Bonaccini, segretario generale Fp-Cgil. Che nellaria ci fosse una graduale cessazione, lo si deduceva anche dalla cancellazione del sito web dellazienda e la scomparsa dellinsegna di Modenassistenza dallentrata della sede. «In autunno abbiamo provato a fidarci delle intenzioni del titolare di risolvere i problemi, ma abbiamo preso ogni passaggio con i piedi di piombo e avevamo ragione», continua Bonaccini. «Dopo la liquidazione di cinque lavoratrici abbiamo chiesto a più riprese di saldare gli altri casi, ma non abbiamo ricevuto più notizie». Sono state inizialmente sette le cause depositate in Tribunale dal sindacato su mandato dei lavoratori, ma il numero è salito recentemente. «Altre operatrici hanno deciso di fare questo passo, ma la lista potrebbe allungarsi», precisa il segretario generale Fp-Cgil Stando ai rumors, pure alcune famiglie avrebbero intentato una causa contro Modenassistenza per inadempienze contrattuali. A dicembre, inoltre, ci sarebbe stata unimpennata nelle dimissioni per giusta causa. «Cè poi un ristretto numero di lavoratrici straniere che nonostante non ricevesse lo stipendio da mesi, non se lè sentita di licenziarsi per non perdere il permesso di soggiorno», dice Bonaccini. Contattata in estate da ModenaQui, Modenassistenza smentì categoricamente le presunte irregolarità contrattuali (soprattutto contratti part-time che prevederebbero in verità reperibilità h24), ma ammise il non florido momento economico con una perdita di fatturato nellordine del 40/45% mensile. Ora lepilogo finale. nVincenzo Malara