Visita di cortesia (ma non solo) per Antonio Filosa, Amministratore Delegato di Stellantis, alla sede della Maserati a Modena.
Nominato appena un mese fa e in carica ufficialmente dal 23 giugno, Filosa ha intrapreso un vero e proprio tour europeo negli stabilimenti del Gruppo Stellantis, completandolo ieri con la visita a Modena.
In questa occasione è stato accompagnato da Santo Ficili, dallo scorso ottobre Ceo di Maserati e di Alfa Romeo.
Per i lavoratori modenesi del Tridente, una cui delegazione ha incontrato Filosa, si tratta di un’ulteriore rassicurazione per il futuro di Maserati a Modena. Soprattutto dopo che, a metà maggio, Stellantis ha deciso di spostare – entro fine 2025 – la produzione di due modelli (Maserati GranTurismo e GranCabrio) dallo stabilimento di Mirafiori, a Torino, a quello di Modena, nell’ambito di una riorganizzazione produttiva del gruppo che vedrà Mirafiori concentrarsi sulla produzione della Fiat 500 ibrida.

Prima di questa svolta imprenditoriale, i mesi precedenti erano stati molto difficili per la Maserati a Modena: incertezza sul piano industriale, produzione ridotta ai minimi storici e ricorso a cassa integrazione e contratti di solidarietà per i dipendenti, sia operai che ingegneri, anche a causa della chiusura del “Maserati Innovative Lab” di via Emilia Ovest, il polo tecnologico di ricerca e sviluppo creato nel 2013 da Sergio Marchionne.

Ora le prospettive di rilancio sembra davvero concrete.
E se la nota ufficiale di Stellantis parla di “incontri proficui con il team di leadership di Maserati”, è stato lo stesso Antonio Filosa a celebrare la nostra città, ricordando che Maserati – forte di 110 anni di storia iconica – ha la sua casa a Modena, cuore pulsante di tutte le principali attività dell’unico marchio di lusso di Stellantis.