Le riprese dall’alto con i droni mostrano in tutta la sua drammaticità l’avanzata della frana di Boccassuolo che ha ormai raggiunto il torrente Dragone. Le colate laterali stanno riversando detriti nel letto del fiume, sollevando in queste ultime ore l’alveo e aumentando il rischio di formazione di una diga naturale, con potenziali conseguenze a valle. Il movimento franoso prosegue da inizio aprile a ritmo costante, mezzo metro all’ora su un’area di circa 500mila metri quadrati. Oltre 3,5 milioni di metri cubi di terra si sono già spostati, mentre l’accumulo principale resta a ridosso delle abitazioni crollate in Via la Lissandra. Un vertice d’urgenza si è tenuto ieri in Prefettura. Presenti Protezione Civile, forze dell’ordine e il sindaco di Palagano, Fabio Braglia, che ha rimarcato l’urgenza di ricevere supporti istituzionali. Le prime misure prevedono interventi sul torrente per evitare sbarramenti di detriti e lo scavo di fossi di guardia per contenere l’espansione del fronte franoso. Attualmente, sono evacuati tre nuclei familiari residenti con otto persone, e sono stati allontanati 10 nuclei familiari non residenti per circa 20 persone complessive. Inoltre, restano 51 le persone parzialmente isolate. Tre le abitazioni andate distrutte, mentre quattro strade comunali e tre ponticelli di attraversamento hanno subito danni.