Nel video l’intervista a Paolo Trande, Consigliere regionale AVS

Dopo lo stop alle delibere dell’Emilia-Romagna, ora al vaglio del Tar, il Governo impugna la legge della Toscana. Così, le due regioni che avevano stabilito percorsi e tempi definiti in tutte le proprie AUSL sull’accesso al suicidio assistito vedono ora annullate le loro procedure. L’esecutivo ha impugnato la legge approvata lo scorso 11 febbraio dalla Toscana perché, si legge in una nota del Consiglio dei Ministri, “esula in via assoluta dalle competenze regionali e lede le competenze esclusive dello Stato in materia di ordinamento civile e penale”. L’esecutivo blocca le Regioni, ritenendo che in materia di fine vita non possano attuare leggi proprie, ma allo stesso tempo, una legge parlamentare, valida su tutto il territorio nazionale, ancora non c’è. Di fronte a questo nuovo stop incalza la maggioranza della Regione Emilia-Romagna. Paolo Trande, medico modenese e consigliere di Alleanza Verdi-Sinistra, parla di atti gravi, a danno dei più deboli. In Emilia-Romagna un paziente aveva avviato il percorso predisposto dalla Regione per il suicidio assistito ma ora, fino alla pronuncia del Tar che si terrà il 15 maggio, non potrà accedervi. Nella stessa situazione, tanti altri cittadini che ancora non hanno una legge