Già a febbraio l’associazione Italia Nostra avevapresentato un esposto in Procura che sarebbe ancora in corso di valutazione. L’associazione denuncia un cantiere al lavoro sulla trasformazione di un edificio storico in 32 appartamenti. Dal Cinquecento il complesso neoclassico è stato sede di un monastero, soppresso nel 1796, per essere trasformato prima in “Caserma di Cavalleria” e poi in una scuola e servizi militari. Abbandonata per quasi 10 anni, la struttura era stata messa nelle mani prima del Comune di Modena poi della Provincia che avrebbe voluto ricavarne la propria sede. Nel 2020 è stata venduta dopo sei aste andate a vuoto per 3,5 milioni alla società immobiliare VannisMarchi, uno dei fratelli Già soci della Liu Jo di Carpi. Èsempre Italia Nostra a ricordare i vincoli ministeriali che riconoscono all’ex caserma l’‘interesse culturale”. Secondo l’esposto dell’associazione il progetto deformerebbe questi criteri di tutela e chiede di indagare se si possa intravedere un abuso edilizio e danneggiamento di un bene culturale. Da parte sua Vannis Marchi ha replicato affermando di aver proceduto nel pieno rispetto della legge, giungendo all’acquisto e quindi all’approvazione di un ambizioso progetto che – ha affermato Marchi restituirà a Modena un immobile completamente rigenerato. Tutto ciò senza alcun costo per la collettività e per l’amministrazione pubblica“.