Da 35 anni, il 118 è il numero che salva la vita grazie a una comunità di medici, infermieri, operatori sanitari e volontari soccorritori, pronti ogni giorno, 24 ore su 24, a prestare aiuto in situazioni di emergenza. Un impegno quotidiano che nel 2024 ha portato l’Emilia-Romagna ai vertici nazionali per qualità, rapidità e capillarità del servizio. Oltre 527mila persone assistite in un anno, una media di 1.445 interventi al giorno, con un tempo medio di risposta di 15 minuti, ben 4 in meno rispetto alla media italiana. Sono i risultati illustrati oggi in conferenza stampa dell’impegno della Regione che finanzia ogni anno il 118 con circa 180 milioni di euro. Con 14mila interventi ogni 100.000 abitanti, l’Emilia-Romagna è prima in Italia per incidenza di operazioni di soccorso. Altro pilastro è il Numero Unico Europeo di Emergenza 112, operativo dal 1° aprile 2025, con oltre 1 milione di chiamate ricevute e un tempo medio di risposta di 6,1 secondi. Rapidità ed efficienza che si riflettono anche sugli esiti clinici: nel 75% dei casi gravi (come ictus, infarto, traumi), il trasporto in ospedale avviene entro 60-76 minuti, contribuendo a mantenere bassi i tassi di mortalità post-evento rispetto alla media nazionale.

EMERGENZA 118, EMILIA-ROMAGNA TRA LE PIÙ RAPIDE D’ITALIA
Con un tempo medio di risposta di 15 minuti, al di sotto della media nazionale e oltre 527mila persone assistite, il sistema 118 dell’Emilia-Romagna conferma il suo primato in Italia nella gestione dell’emergenza.