Nel video Veronika e Nada ospiti di “Artemisia” , Sara Ferrari Direttrice Comunità “Artemisia” e Chiara Gabrielli Direttore Programma Dipendenze Patologiche Ausl Modena
C’è Veronika, che ha imparato ad amare sé stessa, per davvero. E Nada, che finalmente può dirsi fiera di sé. Sono due delle ragazze ospitate dalla comunità “Artemisia”. Un nome che è un omaggio alla pittrice seicentesca Artemisia Gentileschi, figura simbolica di resilienza e autodeterminazione femminile. Come lei sfidò i canoni della sua epoca, oggi la comunità del gruppo CEIS, nata all’interno della storica Villa Messerotti-Benvenuti, si propone di dare spazio e dignità alla cura del femminile, ospitando giovani e donne, dai 16 anni in su, con dipendenze da sostanze e patologie psichiatriche
Artemisia può ospitare fino a 15 donne per un percorso terapeutico intensivo di 10 mesi, seguito da 6 mesi di supporto all’autonomia. Un centro dedicato solo alle donne unico in Emilia-Romagna e tra i pochi in tutta Italia. Nel 2024 in carico ai servizi per le dipendenze della nostra provincia erano oltre 6mila le persone seguite, di queste, il 24% erano donne