Il pubblico ministero Giulia Stignani ha chiesto l’ergastolo per Uber Capucci, 68 anni di Vignola, accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione sia per la morte della madre Anna Malmusi, 88 anni, sia del fratello Emore, 67 anni. I fatti risalgono al primo ottobre 2023, quando entrambi furono trovati senza vita nella loro abitazione di via Torino. All’arrivo dei soccorritori, Emore giaceva al piano terra, mentre la madre era sul letto priva di vita, senza segni evidenti di violenza. In casa era presente anche Uber, in stato di shock e sanguinante, con tagli auto-inflitti e intontito dall’assunzione di sonniferi. Secondo l’accusa, avrebbe soffocato la madre e ucciso il fratello, mentre la difesa, guidata dall’avvocato Fabio Bazzani, sostiene invece che l’anziana fosse già morta per cause terze e che l’accoltellamento di Emore fosse stata una reazione proprio a questo fatto. Uber ha dichiarato di aver reagito dopo aver visto il fratello afferrare un coltello sul letto dove si trovava la madre. È a quel punto che avrebbe reagito, scagliandosi contro di lui: il medico legale incaricato dalla Procura ha rilevato 23 coltellate. Per la difesa, si tratterebbe di un gesto impulsivo, nato dalla rabbia, e non di un atto premeditato. La Procura, invece, sostiene che Uber Capucci avesse premeditato l’aggressione, recandosi a casa dei familiari con l’intenzione di ucciderli, approfittando di una situazione familiare già fragile.