Nel video, l’intervista ad Alberto Notari, Presidente Cia-Agricoltori Italiani Emilia Centro

I dazi americani non possono andare oltre il 10% o saranno insostenibili. A dirlo è lo stesso ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, raccogliendo la preoccupazione del mondo delle imprese. Tariffe doganali al 30% così come preventivate da Trump sarebbero una catastrofe per l’economia. Nei nostri territori l’agroalimentare, in particolare, teme le ripercussioni maggiori e proprio per questo gli agricoltori chiedono all’Europa di continuare a trattare per abbassare la tassazione ed evitare una guerra commerciale. Il settore è quello che nel 2024 è cresciuto di più in termini di export negli Usa e in generale, nell’arco di 10 anni, il mercato statunitense è diventato il secondo più importante per tutto il comparto. La sola filiera delle Dop e Igp, simboli del made in Italy, esporta negli Stati Uniti il 25% dei propri prodotti. Dazi così alti preventivano un crollo delle vendite, soprattutto per il settore del vino. Anche il Parmigiano Reggiano, altro prodotto di eccellenza dei nostri territori, rischia un contraccolpo durissimo. L’aumento esponenziale dei prezzi a causa dei dazi può spianare la strada, dicono gli agricoltori, alla concorrenza sleale di quegli alimenti che tentano di imitare i prodotti italiani senza averne le caratteristiche né la qualità.